RENDE (CS) – Si è svolto nel pomeriggio di Lunedì 3 Novembre, presso l’Hotel Executive di Rende (CS), un incontro tra tessitori calabresi, stilisti ed esperti del settore finalizzato alla presentazione del primo marchio di moda eco-etica di fascia alta in Italia, CANGIARI.
Il dott. Vincenzo Linarello, Presidente del gruppo cooperativo GOEL, ha presentato il fashion brand etico e sociale nato dalla mission di responsabilità sociale del Consorzio Sociale GOEL, con la collaborazione e il coordinamento del Project Manager di Moda Movie Paola Orrico.
L’incontro si è svolto in due fasi: la prima dedicata alla presentazione del Gruppo Cooperativo GOEL, filiera di produzione totalmente made in Italy del brand CANGIARI; la seconda fase, più specificatamente diretta ai tessitori e agli stilisti calabresi interessati alla nuova esperienza eco-etica.
Che cos’è GOEL e quando nasce?
Il Presidente Vincenzo Linarello ha raccontato dettagliatamente la storia della nascita della Cooperativa, soffermandosi principalmente sulle motivazioni che hanno dato vita a questa realtà. GOEL nasce undici anni fa nella Locride, grazie alla spinta di Monsignor Bregantini allora Vescovo di Locri-Gerace. La sua preoccupazione più grande era che ogni cittadino avesse un lavoro, creare nuove imprese e quindi nuove opportunità. “Facile a dirsi ma difficile a farsi”, sottolinea Linarello. Nonostante il muro dell’ineluttabilità che caratterizza noi calabresi, nascono tre cooperative sociali: per disabili, donne ed ex carcerati. Tre esperienze difficili e significative che, tuttavia, hanno dato la spinta alla nascita di nuove cooperative. “Decidiamo di metter su un incubatore d’impresa, un posto dove aiutare la gente, gente comune, operai, casalinghe, gente di buona volontà. Iniziamo a creare le imprese e ad usare i problemi come stimolatori formativi. Fu un miracolo…”
GOEL nasce nel 2003 da una riflessione. Queste iniziative di cooperatività sociale sarebbero state semplici fiori nel deserto, o avrebbero potuto cambiare qualcosa? Ma soprattutto, perchè la nostra terra non cambia?
Vincenzo Linarello e Monsignor Bregantini, guidati dalla Parola del Vangelo e dalla loro esperienza quotidiana sono giunti ad una conclusione: il vero problema è la ‘Ndrangheta. Più precisamente la ‘Ndrangheta d’elite, che trentacinque anni fa ha creato una riforma organizzativa che controllava e teneva bloccata la Calabria. Era necessaria una Cooperativa, “perchè alla ‘Ndrangheta non si risponde col silenzio, ma urlando a gran voce.” La scelta del nome cade su Goel, nella Bibbia il “riscattatore”, colui che liberava gli uomini dalla loro condizione di schiavitù. Non c’è nome più azzeccato oserei dire.
Oggi GOEL conta 12 imprese sociali (comunità di accoglienza per minori, comunità sanitarie in ambito psichiatrico, progetti per migranti tra cui la realizzazione di un Ristorante calabro-africano, progetti per disoccupati) e circa 20 attività imprenditoriali (agenzia di comunicazione, turismo responsabile, GOEL BIO che aggrega varie aziende agricole).
Ma soffermiamoci finalmente sul vero protagonista dell’incontro: CANGIARI.
Nasce ufficialmente nel 2009 dalla voglia di alcune donne di salvare la tradizione della tessitura a mano calabrese. Una volta c’erano le “maghistre”, le nonne della Locride che sapevano usare il telaio magistralmente, e tramandavano alle proprie figlie delle nenie inedite che nascondevano al loro interno i segreti della tessitura. Oggi sono sempre di meno le ragazze che vogliono dedicarsi a questa bellissima arte, perciò le “maghistre” hanno raccontato a GOEL le loro nenie che sono state tradotte fedelmente e utilizzate sul telaio.
Sorge un problema. Come introdurre questi preziosi tessuti sul mercato? La manodopera ha un costo giustamente molto alto ma non facilmente accessibile. Quindi, tessuti preziosi avrebbero dovuto rivolgersi ad ambienti preziosi: l’alta moda. CANGIARI, in dialetto calabrese “cambiare” vuole ostentare l’appartenenza al territorio, perchè tutti devono sapere che quest’eccellenza appartiene alla Calabria. In Italia non c’era nessun marchio etico di fascia alta, e la scelta del biologico rispecchia perfettamente l’ideologia di GOEL.
La prima uscita commerciale avvenne nel 2010, ma non ebbe successo poichè i tessuti non erano ancora pronti per l’abbigliamento. Dopo nuove tecniche e sperimentazioni CANGIARI è pronto per il vero esordio nella Primavera del 2011.
Paulo Melim Andersson è l’attuale direttore creativo, grazie al quale l’esperienza di CANGIARI sta avendo molto successo all’estero (Cina, Libano…). Attualmente si dedica anche al lavoro di confezionamento industriale in Calabria, producendo per grosse firme della moda come Versace.
Un’esclusiva: in questo mese di Novembre, CANGIARI, presenterà per la prima volta una linea di abiti da sposa a Milano.
La dettagliatissima presentazione di Linarello si conclude così, con un verso del Vangelo di Matteo che accompagna l’esperienza del Gruppo GOEL e di CANGIARI, realtà che attingono al vecchio per realizzare qualcosa di nuovo.
“Per questo, ogni scriba che diventa un discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa il quale tira fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie” (Vangelo di Matteo cap.13 v.52).
Tra i tessili che hanno preso parte alla seconda fase dell’incontro, il Cav. Mario Celestino, Nina Gonzalez, Pasquale Filippelli, Domenico Caruso, le sorelle Antonella, Paola e Angela Bevilacqua e numerose esperte di tessitura della ginestra. Presenti esponenti di istituti d’arte quali l’Accademia Moda di Napoli sez. di Cosenza, Accademia New Style, l’Istituto Professionale Industria e Artigianato. Molte stiliste tra cui Marina Vespa, Ambra Mazzuca e la stilista e imprenditrice Elisa De Bonis. Tanti ospiti del mondo della cultura e della moda calabrese.
Silvia Rio