Zaini in spalla e scarpe da tennis ai piedi! È così che è iniziata la mattinata per 70 città italiane che, con grande entusiasmo, hanno deciso di partecipare alla prima edizione di “Faimaraton, l’unica maratona che si corre con gli occhi”; ossia l’evento nazionale di raccolta fondi a sostegno della campagna “Ricordati di salvare l’Italia”. La manifestazione, organizzata dai volontari del Fai (Fondo Ambiente Italiano), è stata definita come una maratona non competitiva che si può svolgere anche camminando, in questo modo tutte le persone impossibilitate nella corsa non hanno dovuto rinunciare all’evento ma sono riuscite ugualmente a parteciparvi.
Lo scopo della Faimaraton, infatti, è stato quello di allargare l’orizzonte e il punto di vista dei partecipanti cercando di esaltare tutte le bellezze da cui si è circondati quotidianamente; bellezze che passano inosservate, rimangono lì, ferme, immobili ma l’uomo affaccendato non ha il tempo di osservarle e gustarne i sapori, gli odori, i colori. Si va troppo spesso alla ricerca del raffinato e non ci si accorge che, in realtà, tutto ciò di cui si ha bisogno è da sempre davanti agli occhi che, ormai pigri, non riescono più ad andare oltre la semplice apparenza.
Una maratona culturale, dunque, che ha cercato di combattere la “miopia” e affinare la vista; un momento di incontro prolifero per far conoscere meglio, attraverso il gioco, il divertimento e la cooperazione, la storia della propria città allo scopo di coinvolgere un maggior numero di persone nella tutela del patrimonio.
Tra le 70 città partecipanti anche Cosenza ha abbracciato l’iniziativa e, questa mattina, si è svegliata “di corsa” per raggiungere in tempo utile il Municipio in Piazza dei Bruzi ossia in luogo dello start. Il tempo vola, le lancette dell’orologio spaccano il minuto e segnano le 10,30 in punto, gli organizzatori esortano i partecipanti che si affrettano a prendere i propri posti, si “riscaldano” le suole e poi via… tutti alla scoperta delle bellezze della città bruzia. In quel di Cosenza la maratona si è svolta tra le “chiavi di volta” più antiche e suggestive dell’intera città: si è partiti dal Complesso conventuale di S. Domenico per poi toccare Chiesa e Convento di S.Francesco d’Assisi, Chiesa e Convento delle Vergini, Teatro Rendano, Cattedrale, Piazza Piccola e Ponte San Francesco, Chiesa di S. Gaetano, Museo dei Brettii e degli Enotri, Palazzo Arnone, Chiesa e Convento di S. Francesco di Paola e, infine, il Municipio.
Tutti i punti nevralgici della città sono stati dunque toccati e, passando tra vicoli, teatri, cattedrali, conventi, tutti i luoghi affascinanti e impregnati di storia sono stati visitati e ammirati.
La maratona deve essere presa come spunto di riflessione; noi tutti abbiamo il dovere di comprendere che, per ammirare bellezze architettoniche e naturali, non bisogna andare molto lontano; spesso e volentieri, infatti, la meraviglia gioca in casa e noi guardiamo altrove.
Annabella Muraca