La natura diventa fumetto. Presentato il progetto di Atc Cs1

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CASTROVILLARI – Prima l’osservazione del territorio, poi il lavoro di animazione in aula attraverso il disegno, la grafica. Così la vita e le abitudini delle specie animali del Pollino diventeranno una animazione video che sarà presentata in anteprima nel maggio 2015 al Caccia Village di Bastia Umbra, la fiera più importante di settore del centro Italia. Il progetto “Rappresentiamo l’ecosistema – Educazione ambientale ed ecologica” dell’ATC Cosenza 1, sostenuta dalla Provincia di Cosenza e Parco Nazionale del Pollino, realizzata dal Gruppo di Ricerca Dedalos, società cooperativa che da anni si occupa di comunicazione ambientale, è già un case history che diventerà un esempio da seguire per tutte le altre realtà del settore.

Ieri a Castrovillari, nel Protoconvento Francescano, la presentazione dei risultati di questa esperienza hanno solleticato l’interesse di tanti e dimostrato che l’ambito dei cacciatori non è poi quel mondo al quale guardare con i pregiudizi che storicamente si porta dietro un retaggio culturale antico. I cacciatori sono «le prime sentinelle dell’ambiente» – ha ribadito Saverio Bloise, presidente dell’Atc CS1, perché «vivono il territorio e lo amano, lo difendono per poter esercitare la loro passione che è arte antica di secoli». Così con il progetto realizzato coinvolgendo nelle scorse settimane 118 ragazzi dagli otto ai tredici anni appartenenti alle classi dell’Istituto Omnicomprensivo Statale “Ernest Koliqi” di Frascineto – Civita, l’Istituto Comprensivo Statale di Morano – Saracena, e l’Istituto Comprensivo Statale “Corrado Alvaro” di Francavilla Marittima – Cerchiara di Calabria – San Lorenzo Bellizzi ha permesso ai giovanissimi di conoscere gli ambienti naturali del Grifone, del Cinghiale, del Picchio, del Cervo e del Capriolo così come del Lupo e della Tartaruga Palustre attraverso escursioni negli ambienti esterni del Pollino accompagnati da una guida naturalistica e dal personale dell’Atc Cs1. Poi in aula con un tecnico video, un grafico ed una animatrice si è svolto il lavoro di insieme che ha permesso di realizzare i fumetti che comporranno il lavoro che diventerà una storia cartone da presentare come report finale di questo lavoro di educazione ambientale.

Un esempio concreto per dimostrare che è venuto il tempo di «cambiare il modo di vedere l’attività venatoria» e registrare questa esperienza come un «progetto unico nel suo genere» che ora diventerà un esempio da esportare in altre parti del Paese. Lorenzo Vitari, responsabile dell’Ufficio Caccia e Pesca della Provincia di Cosenza, ha sottolineato il valore di questo progetto che ha spinto i giovani nel campo della «conoscenza» per poter «amare di più l’ambiente» ed ha plaudito all’azione dell’Atc Cs1 che ha «capito che è necessario far conoscere l’ambiente agli scolari, i quali rappresentano il nostro futuro ed hanno una ricettività illimitata». E’ stato poi Elio Dongiovanni, coordinatore del Gruppo Dedalos, ad approfondire le dinamiche di questa iniziativa che è già diventata un modello da esportare e che ha già fatto parlare bene di se tanto da essere ospitata nello stand centrale della fiera di Bastia Umbra.

Alessandro Tedeschi responsabile Progetto Scolopax Overland, ha poi illustrato le ricerche effettuate sulle beccacce e le loro abitudine migratorie attraverso le recenti tecniche sofisticate che permettono di monitorare gli spostamenti dei volatili con strumenti di altissima precisione, alimentati a batteria solare, del peso di pochissimi grammi che aiutano lo studio e delle specie animali e che ribadiscono come «la caccia è un momento di maggiore contatto con la natura stessa».

In sala presenti anche Maria Francesca Camodeca, dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo di Frascineto – Civita, Maria Carmela Rugiano dirigente dell’Istituto Comprensivo di Francavilla Marittima,Cerchiara di Calabria, San Lorenzo Bellizzi, Walter Bellizzi dirigente dell’Istituto Comprensivo di Morano Calabro – Saracena e Biagio Diana, ex assessore al ramo della Provincia di Cosenza, che ha ricordato come l’Ente negli anni scorsi ha «cercato una sinergia con gli Atc mettendo in cantiere e realizzando il piano venatorio faunistico della Provincia di Cosenza e lavorando con le giovani generazioni per far comprendere l’importante delle dinamiche ambientali degli ecosistemi che viviamo».

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