Il nuovo saggio di Pino Aprile in anteprima nazionale

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CATANZARO – Pino Aprile, giornalista e scrittore con all’attivo numerose pubblicazioni sulla “Questione Meridionale”, sarà ospite a Catanzaro de #lacalabriacherema, il movimento di cui è leader l’imprenditore Daniele Rossi. Lunedì 1 dicembre, alle ore 17:00, presso l’Hotel Guglielmo, Aprile presenterà in anteprima nazionale il suo nuovo libro intitolato “Terroni ‘Ndernescional”. Dopo i successi editoriali di “Terroni”, “Giù al Sud”, “Mai più terroni. La fine della Questione Meridionale”, proseguono le analisi dello scrittore pugliese sul ruolo, sul passato, sul presente e sul futuro del Mezzogiorno d’Italia, tra puntuali riferimenti di natura storica ed economica, spunti più puramente sociologici e persino antropologici, confronti serrati con l’attualità e il prevalente dibattito politico. Pino Aprile con i suoi scritti ha avuto la capacità di contribuire, proprio in una fase storica in cui il Mezzogiorno è stato relegato, in termini di azione politica e culturale, a mera emergenza, incagliata e fastidiosa, a ribaltare alcuni gravi luoghi comuni e a proporre chiavi di lettura alternative. Un Mezzogiorno da riconsiderare, da studiare partendo da angolazioni diverse, da rivalutare nella sua essenza, senz’altro da non abbandonare alla storiografia dei “vincitori”. Un Sud Italia che merita ben altre considerazioni e valutazioni, che può e deve svolgere un ruolo da protagonista. Il tutto nella dimensione di un meridionalismo non piagnone e non lamentoso, ma responsabile, autorevole, dignitoso e quindi anche capace di guardare con lucidità ai propri errori e alle proprie carenze. L’incontro pubblico è stato aperto al contributo dell’associazionismo del capoluogo, al fine di proseguire con un confronto già avviato con numerose iniziative svolte sul territorio. Daniele Rossi, commentando la prossima presentazione del libro, ha affermato: «Ringrazio Pino Aprile per la sua disponibilità. Spero che la città di Catanzaro, ma anche gli amici che in tutta la Calabria ci seguono con attenzione e affetto, vogliano cogliere l’occasione per un dibattito alto sul destino di una terra che, allo stato, presenta più ombre che luci».

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