Laura Ferrara (M5S): «Necessarie verifiche nella gestione dei fondi»

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BRUXELLES – «Se per qualcuno quella dei “barconi della speranza” era un’emergenza umanitaria per altri invece ha rappresentato un vero e proprio business. Nella scorsa plenaria tenutasi a Strasburgo è stata discussa una oral question presentata al Consiglio e alla Commissione Europea sulla gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo. Abbiamo chiesto con forza all’Unione Europea maggiori controlli sulla gestione dei fondi europei destinati alle strutture di accoglienza per gli immigrati, ai quali prima di tutto deve essere garantita la dignità delle condizioni di vita. Il mercato dei fondi inviati ai centri di accoglienza è immenso, crea profitti pari se non superiori a quelli di altre attività criminali. Nonostante questo, il sistema di accoglienza italiano è stato sonoramente bocciato dall’ultima sentenza della Corte di Strasburgo. Quanto emerso dalle indagini relative al caso delle accoglienze d’oro nella Capitale è agghiacciante. L’operazione “Terra di mezzo” ha scoperchiato un vaso di Pandora ed ora è più che mai necessario bloccarlo e verificare se questo sistema di corruzione non sia esteso anche nel resto del Paese. Il Movimento 5 Stelle in Europa si sta battendo sin dall’inizio del mandato per ottenere delegazioni ispettive che verifichino la corretta gestione dei fondi europei destinati all’immigrazione e atti a garantire dignitose condizioni di vita nei centri di prima accoglienza. Quando a gestire queste risorse sono persone senza scrupoli e che approfittano dei flussi migratori per trarre profitti illeciti, a pagarne le conseguenze sono anche i contribuenti italiani, visto che i fondi sull’immigrazione sono in parte finanziati dall’Italia. Bisogna assicurare trasparenza e correttezza e inoltre garantire condizioni di vita dignitose ai richiedenti asilo»: queste le parole di Laura Ferrara, Portavoce del Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo.

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