CATANZARO- ”La protesta di lunedi’, 29 ottobre, dei lavoratori di Ferrovie della Calabria, senza stipendio da mesi e con i pullman fermi per mancanza di gasolio, e’ stata condotta con grande senso di responsabilita’ e civilta’. L’esasperazione dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale e’ arrivata, ormai, a un punto limite, perche’ unisce al ritardo nel pagamento degli stipendi dei dipendenti l’impossibilita’ di fornire con regolarita’ un servizio pubblico essenziale ai cittadini calabresi”. Lo si legge in una nota a firma di Michele Gravano, Segretario Generale della Cgil Calabria e di Nino Costantino, Segretario Generale Filt-CGIL Calabria.
”In diverse aree della Calabria, lavoratori e studenti – continua il comunicato – rischiano di non poter utilizzare il mezzo pubblico per recarsi al lavoro o a scuola. E’ una situazione, insomma, non piu’ sostenibile”.
La CGIL e la Filt-CGIL della Calabria, assieme alle altre organizzazioni confederali,”sino ad ora si sono assunte una grande responsabilita’ tesa ad evitare che l’esasperazione dei lavoratori sfociasse in azioni di lotta incontrollate ed hanno contribuito, in maniera determinante, ad arginare un problema che adesso, pero’, ha necessita’ di trovare soluzioni”.
”L’ordine del giorno votato dal Consiglio regionale, individua un doppio binario di intervento su cui lavorare. Da una parte impegna il Presidente della Giunta ad intervenire presso il Governo per reperire i fondi e gli stanziamenti sufficienti al Trasporto Pubblico Locale calabrese, dall’altra impegna la Giunta Regionale ad individuare nel bilancio corrente le risorse necessarie per garantire la copertura finanziaria e la continuita’ dei servizi fino al termine dell’anno. Ecco, su questi due punti si dovra’ incentrare il confronto fra Giunta Regionale e sindacati regionali”.