Workshop centro storico Rende

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RENDE (Cs) – Una finestra social che registra numeri eccezionali, un dibattito vivace, una partecipazione popolare conquistata giorno dopo giorno: il movimento creatosi intorno a “Fare Rende” parla la lingua della democrazia partecipata.

Nel secondo appuntamento, svoltosi lo scorso lunedì al museo Civico di Rende, si è dibattuto intorno alle proposte dei relatori in nome di quello “spirito propositivo” auspicato dalla Assessora al centro storico Marina Pasqua.

“Bisogna continuare a valorizzare i beni e le menti che caratterizzano questo luogo”: ha infatti affermato l’avvocato soffermandosi sulla urgenza dell’agire.

Anna Rita Renda ha letto la lettera inviata dal mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona: “Il patrimonio culturale del centro storico di Rende – esordisce il messaggio – definisce la mappa identitaria di quest’area e, attraverso il suo completamento e sviluppo, può rappresentare un incisivo driver di crescita culturale sociale ed economica”.

Sistematizzare e mettere in rete i musei ed i monumenti storici, creare una cittadella dell’arte sul modello di Biella e di Matera: Bilotti chiede che tale progetto sia inserito nella programmazione regionale 2014-2020.”

L’esperienza di coworking del Talent Garden, fucina di idee ed innovazione tecnologica, è stata raccontata dal suo amministratore unico Lucia Moretti: “Il nostro spazio -ha affermato- è luogo di condivisione: raccontando il proprio lavoro si cresce insieme agli altri e Rende si dimostra più pronta rispetto agli altri territori.”

Ed è sempre attraverso l’innovazione digitale -terreno fertile per una terra arida di opportunità lavorative- che è nato e cresciuto il primo ed unico strumento capace d’integrare offerta turistica e servizi utili per usufruire dei territori: Viaggiart è oggi una piattaforma consolidata in tutta Italia e, come detto dal suo ideatore Giuseppe Naccarato, vanta partner illustri quali Telecom, Europe Car nonché gli aereoporti di Roma e Napoli.

Fabio Vincenzi, ricordando il fermento degli anni ’80 creatosi intorno all’Accademia d’arte drammatica della Calabria, ha auspicato una nuova stagione per il teatro: “È un discorso interrotto da troppo tempo -ha detto il direttore del TAU- e che meriterebbe maggiore attenzione da parte delle istituzioni. In Calabria si dovrebbe tornare a produrre spettacoli piuttosto che esportarli. Bisogna creare momenti di alta formazione affinché chi di teatro vuole vivere abbia la possibilità d’imparare.”

Lavorare sul territorio rendese affinché il modello della Lucana Film Commission prenda piede anche sul nostro territorio: Paride Leporace ha, nel suo intervento, proposto di valorizzare l’industria del cinema affinché sia possibile la sinergia tra economia ed istituzioni: “Il modello Matera- ha affermato il giornalista- introducendo il concetto di abitante culturale e turismo esperienzale è stata un’intuizione straordinaria che si è poi tramutata nella candidatura europea. La questione Matera riguarda tutto il sud: è un occasione che non possiamo farci sfuggire.”

Un tavolo permanente che lavori sulle linee d’intenti già tracciate: questo il proposito lanciato dal sindaco Manna.

“La nostra terra – ha concluso il primo cittadino di Rende – richiede risposte sociali urgenti, ma è attraverso un discorso collettivo, attraverso il desiderio di trasformare lo stato attuale delle cose che si deve agire. L’ambizione delle idee vincenti, di realizzare progetti concreti farà sì che le istituzioni siano realmente vicine ai bisogni dei cittadini.”

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