COSENZA – Celebra l’universalità del linguaggio musicale, aprendosi ad ogni forma di contaminazione, scavalcando i recinti o gli steccati in cui è possibile rinchiudere i diversi generi, la prima edizione di “AlterAzioni”, il festival che da lunedì 16 marzo aprirà, al Teatro “Morelli” un’importante finestra sulla musica internazionale, spaziando dal jazz alla fusion, dal blues al jazz-rock.
L’iniziativa, frutto di una proficua e virtuosa sinergia tra il Comune di Cosenza, partner istituzionale, e le Associazioni “MK Live” e “B-Alternative”, che l’hanno proposta e che, già da tempo attive sul territorio nel segmento dell’organizzazione di eventi culturali, si apprestano ad affrontare questa nuova e significativa scommessa,
è stata presentata questa mattina nella Sala “Umile Montimurro” del Teatro “Morelli” nel corso di una conferenza stampa durante la quale è stato illustrato nei dettagli il programma.
Al tavolo della conferenza, l’Assessore al Teatro, spettacolo ed eventi del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, il direttore artistico della rassegna Marco Verteramo, Fabrizio Cariati dell’Associazione “Be-Alternative” e la dirigente scolastica del Liceo Musicale “Lucrezia della Valle” di Cosenza Loredana Giannicola.
Vera e propria anteprima del festival “AlterAzioni” sarà, lunedì 16 marzo, alle ore 21,00, il concerto del nuovo trio di Paolo Di Sabatino, affermato compositore, arrangiatore e pianista jazz abruzzese che vanta significative collaborazioni con jazzisti di spicco come Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Lee Konitz, Rosario Giuliani e tanti altri ancora.
In occasione del concerto del “Morelli” di Cosenza, Paolo Di Sabatino sarà affiancato da due musicisti di primaria grandezza, leader indiscussi della scena pop, jazz e fusion internazionale: Jo Jo Mayer alla batteria e il cileno Christian Galvez al basso, accostato spesso a Jaco Pastorius. Il progetto del pianista abruzzese e del suo trio, prima di diventare un concerto, è stato un disco (“Trace elements”, come il titolo del concerto del “Morelli”), uscito nell’agosto del 2014 ed allegato alla rivista “Musica Jazz”. Un disco finanziato con lo strumento del crownfunding”, sorta di azionariato popolare che ha coinvolto nella progettazione e nelle fasi produttive una diffusa platea di sostenitori che hanno totalmente condiviso lo sforzo. Nel disco Di Sabatino era, però, supportato, al posto di Jo Jo Mayer e di Christian Galvez, dal bassista anglo-polacco Janek Gwizdala e dal grande Peter Erskine alla batteria.
Questi gli altri appuntamenti di “AlterAzioni”: il 14 aprile il concerto di Scott Henderson, eccezionale chitarrista che da sempre ha varcato il confine tra jazz e blues. Con lui sul palco del “Morelli”, Travis Carlton al basso ed Alan Hertz alla batteria. Sarà poi la cantante jazz newyorchese Jacqui Naylor, di cui si dice un gran bene, la protagonista del concerto in programma il 21 aprile.
L’appuntamento più atteso è, senz’altro, quello del 9 Maggio quando arriverà a Cosenza il duo formato da “TUCK & PATTI”. Storico duo statunitense, presenza fissa di festival internazionali come “Umbria Jazz”, da oltre un trentennio porta in giro per il mondo un originale repertorio jazz, gospel, soul e new age per sola chitarra e voce. Tuck Andress, vero e proprio virtuoso delle sei corde, è uno dei chitarristi più originali ed eclettici emersi nel jazz negli anni ’80. Patti Cathcart, afroamericana di San Francisco, è una cantante di estrazione gospel e blues dalla voce potente, limpida e densa di feeling e musicalità. A fare da apripista a “Tuck & Patti” il duo cosentino “In the loop”, formato dalla voce di Marida Longo e dal basso elettrico di Marcello Politano.
“Il festival AlterAzioni – ha sottolineato in conferenza stampa l’Assessore Rosaria Succurro – è un ulteriore tassello di quel mosaico di iniziative musicali e culturali che l’Amministrazione comunale ha abbracciato durante tutto l’arco dell’anno e segna ancora una volta la collaborazione tra il Comune e quelle che sono le associazioni che con qualità e con attenzione si occupano di eventi musicali sul territorio.”
E a proposito di sinergie la Succurro ha ricordato quella con il Liceo Musicale “Lucrezia Della Valle”, per consentire ad una rappresentanza di studenti di assistere gratuitamente agli eventi musicali del festival. “Sono certa – ha aggiunto Rosaria Succurro – che la manifestazione avrà sicuramente successo per lo spessore internazionale degli ospiti”
La dirigente scolastica del Liceo Musicale “Della Valle” Loredana Giannicola ha dal canto suo elogiato la rassegna del Morelli “che – ha detto – si inserisce nel novero di quelle iniziative che hanno restituito alla città un volto culturale. Abbiamo accolto con molto favore questa proposta ed auspico che si vada anche oltre questa collaborazione, anche perché – ha aggiunto la Giannicola – all’interno del nostro liceo, al di là dei percorsi ordinamentali, abbiamo attivato, da quattro anni a questa parte, una classe di jazz in autonomia guidata da un esperto esterno, il maestro Paolo Chiaia, che accompagnerà i nostri ragazzi ai concerti.”
Nel dettaglio dell’idea portante del Festival è poi entrato il direttore artistico Marco Verteramo: “I primi due concerti e cioè il trio di Di Sabatino e Scott Henderson sono più strumentali e più adatti ad un pubblico di appassionati. Gli altri due, invece,sono progetti cantati da voci femminili anche molto importanti. La speranza è quella di coinvolgere anche un pubblico diverso da quello che segue abitualmente questo genere di concerti, sperando di avvicinarlo al jazz, anche a quello contaminato.
La speranza – ha detto ancora Verteramo – è anche quella, finita questa prima edizione, di cominciare a lavorare all’edizione del 2016 nella quale, accanto al Festival musicale, pensiamo di inserire tutta una serie di attività parallele con il coinvolgimento, ad esempio, del Conservatorio, del Liceo Musicale e comunque di tutte le altre realtà musicali della città, organizzando corsi, seminari e scambi artistico-musicali con altre regioni”.
Del compito di coinvolgere i giovani e l’Università si è fatto carico l’altro organizzatore del festival, Fabrizio Cariati. “Abbiamo già ricevuto – ha detto in conferenza stampa – dei primi feedback in base ai quali i ragazzi sembrano abbastanza interessati alla rassegna. Gli artisti coinvolti sono di notevole spessore e molto conosciuti anche da un pubblico giovanile che segue questo genere di musica.”
Cariati ha anche ricordato la politica dei prezzi, molto contenuti. I biglietti costeranno da dieci a quindici euro, con la formula abbonamento per tre spettacoli, quelli dal 14 aprile in poi, al costo complessivo di trenta euro.