La Coldiretti Calabria denuncia: “Dissesto idrogeologico, troppo fumo e niente arrosto”

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dissesto calabriaCATANZARO – “Chiediamo, con forza, un intervento risolutivo ai soggetti politici decisori sul dissesto idrogeologico da dieci anni almeno, assistiamo a tutto fumo e niente arrosto.” Pietro Molinaro continua ad essere molto attento e deciso su quello che è un argomento cardine per la Calabria e ricorda “che fino ad oggi su questa emergenza, che riguarda tutti i 409 comuni della Calabria,  non si è prodotto nulla di buono“. Che sia la volta buona? Ce lo auguriamo: anche perché le risorse ci sono e ci saranno! – commenta Molinaro.  Anche perché – prosegue- come denunciato proprio oggi dalla Corte dei Conti  molte  risorse disponibili, vengono poi destinate all’emergenza, anziche’ ad una effettiva opera di prevenzione.  La riunione della commissione consiliare “Ambiente” con una specifica sessione dedicata al dissesto idrogeologico fa ben sperare ,così come le dichiarazioni del suo presidente Nicola Irto che sottolinea che la Regione deve essere in prima fila, utilizzando ogni tipo di risorsa disponibile e coinvolgendo ogni soggetto, pubblico e privato, istituzionale o associazionistico che hanno voce, – io aggiungerei chiosa  Molinaro  competenze, capacità ,dedizione  e idee – in una materia che è decisiva per lo sviluppo della Calabria.  Coldiretti ha su questo idee molto chiare da sempre ribadite e portate avanti, anche se è ormai quasi stanca di fare il giro “delle sette chiese” ricevere promesse, riscontrare solo annunci ma rimanendo al punto di partenza. Occorrono decisioni rapide di solo buon senso – continua – e i Consorzi di Bonifica sono Enti di autogoverno degli agricoltori che operano in regime di sussidiarietà, hanno dimostrato con le poche risorse disponibili di essere capaci e virtuosi ed allora cosa si aspetta a fare in modo che il parco progetti dei Consorzi venga finanziato?  “Non abbiamo bisogno di grandi ed iperbolici investimenti con il rischio di improduttive richieste di stati di avanzamento – prosegue – bensì di puntare su piccoli-medi progetti che rendono più sicura la montagna e collina e proteggono  la pianura. Accelerare gli investimenti significa dare sbocchi occupazionali, far lavorare con maggior profitto e impegno per la collettività le maestranze ad iniziare dagli Operai idraulico Forestali.  Dissesto idrogeologico e piano regionale irriguo  regionale sono prove importanti per questo nuovo Governo Regionale che per davvero possono segnare una svolta. “Ma occorre fare presto anzi molto presto – conclude Molinaro –” poiché anche qui l’autorevole relazione della Corte dei Conti è eloquente  individuando la criticità nella dilatazione dei tempi di attuazione degli interventi “. E’ l’ora di una autorevole unità di missione che sappia e possa decidere: solo così possiamo escludere imprevedibili e tragiche fatalità”.

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