Il Presidente Mario Occhiuto alla manifestazione Notriv

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no triv occhiutoCORIGLIANO CALABRO (CS) – Dall’inquinamento delle falde acquifere a quello ambientale, passando per la rovina di un territorio votato al turismo e alla produzione agricola di alta qualità, che improvvisamente si ritroverebbe a diventare “miniera” di trivellazione.

Il Presidente della Provincia Mario Occhiuto ha voluto essere in prima fila, questa mattina, alla manifestazione Notriv di Corigliano contro le trivellazioni nel mare Ionio. Al corteo hanno partecipato anche numerosi sindaci, rappresentanti sindacali, esponenti delle associazioni ambientaliste e studenti.

“Siamo in mano alle lobby regionali e nazionali – ha dichiarato Occhiuto – e ormai sembra che siano loro direttamente a fare le politiche. Anche in America ci sono le lobby, ma lì hanno contribuito a fare dell’America il Paese che è oggi. Non a demolirlo. Una classe dirigente illuminata deve riuscire a determinare le politiche in modo che siano vantaggiose per le popolazioni perché, lo ricordiamo, non esiste sviluppo senza sostenibilità. Le lobby controllano tutto: dai trasporti, al ciclo dei rifiuti, all’energia e il loro modo di agire è tutto orientato agli interessi speculativi e non alla salvaguardia del futuro del nostro territorio. Ecco perché occorre ribellarsi a questo modo di fare politica. Ed ecco perché anche la Provincia di Cosenza è contraria alle trivellazioni nel nostro mar Jonio”.

Occhiuto, aderendo alla manifestazione che ha visto la partecipazione di tantissima gente lungo le vie di Corigliano, ha poi spiegato che: “La mobilitazione è necessaria per salvaguardare gli interessi collettivi. Perché la posta in gioco è molto seria. E’ in pericolo il futuro dei nostri territori che potrebbero essere deturpati in modo irreversibile. E questo mette a rischio il futuro dei nostri figli e delle giovani generazioni. Io sono qui oggi per essere vicino ai tanti sindaci, ai movimenti, ai sindacati, agli studenti. Parlando anche con tanti colleghi amministratori e sindaci sento, però, un forte senso di frustrazione perché il Governo ha già deciso senza tenere in nessun conto la volontà dei rappresentanti dei territori. Proprio per questo la nostra voce deve levarsi ancora più alta e chiara, a tutela del nostro territorio e dell’ambiente”.

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