PIZZO (VV) – A maggio saranno recuperati i resti umani individuati nella cripta sotterranea del Duomo di Pizzo, che si presume appartengano a Gioacchino Murat, il re di Napoli che nell’ottobre del 1815 fu catturato, imprigionato e ucciso nella città napitina. Sarà poi il test del Dna, che verrà effettuato nei mesi successivi, a confermare o meno se quelle spoglie siano davvero del giovane sovrano. A coordinare le attività è il comitato tecnico-scientifico istituito dal Comune di Pizzo.