Prima degli esiti dei laboratori, ai quali si sta lavorando a pieno ritmo, c’è ancora spazio per un ultimo concerto al teatro Morelli, nell’ambito della residenza More. Mercoledì 6 maggio, ore 21,30 la Sala Montimurro ospita il concerto dei Dissidio, giovane band di Lamezia Terme: Michelangelo Mercuri, voce e chitarra, Valentino De Vito basso, Francesco Procopio batteria, Ernesto Orrico special guest. Da poco è uscito il loro primo album, intitolato “Thisorientamento”, del quale realizzano, in esclusiva per il progetto More, una originale versione in acustico. I Dissidio proveranno ad emozionarci ed a farci innamorare eseguendo i brani del loro primo album in una chiave per loro insolita che però potrebbe rendere questo concerto molto particolare, probabilmente unico, sicuramente raro. Ad arricchire ulteriormente la performance sarà la presenza dell’attore e regista cosentino Ernesto Orrico, non nuovo ad incursioni musicali, dal momento che, negli ultimi mesi, si è dedicato proprio a due progetti musicali: il reading “The Cult of Fluxus” (ospitato al More lo scorso dicembre) e il fortunato progetto in duo con il musicista e cantante Marco Orrico, denominato “Speaking and Looping”. I Dissidio ed Ernesto Orrico sono legati anche dalla recente partecipazione alla compilation “Calabrians City Rockers” vol. 1 (pubblicata da Sound Factory/KayaStudio), un’istantanea della musica prodotta in Calabria, nata da un’idea di Vladimir “KayaDub” Costabile e soprattutto dalla volontà di promuovere la scena calabrese e per dimostrare come questa, ormai da diversi anni, non sia seconda a nessuno. La band ha vinto l’Arezzo Wave per la Calabria, il Rock Auser, il B-Live music contest Italia, e condiviso il palco con nomi di grande spessore della musica rock italiana, come Linea 77, Cristina Scabbia (Lacuna Coil), Frankie HI-NRG, Ministri, Nobraino, Zen Circus, Giorgio Canali, Ricky Portera, Rezophonic. Il video del logo pezzo “Par Condicio” è stato trasmesso anche su Rai 3, all’interno del programma Blob. Ingresso più aperitivo: € 5,00.
Ufficio stampa comune di Cosenza- Annarita Callari