RENDE (CS) – Si è svolto ieri pomeriggio nella sala informatica del cubo 18c dell’Unical, il secondo appuntamento del “Laboratorio Lis: Diamo un segno”. L’incontro è stato tenuto dall’interprete Loredana Mendicino, dalla Docente Donata Chiricò, con l’ulteriore supporto di Alessia Mendicino, sorella di Loredana, nonchè interprete Lis. Sono state analizzate le modalità di composizione di una domanda e, a tal proposito, l’interprete Loredana ha spiegato come si determina la risposta, la quale necessita di un’affermazione positiva o negativa attraverso l’utilizzo delle sopracciglia. La discussione si è poi indirizzata verso la spiegazione delle quattro tipologie di parametri formazionali della lingua dei segni: il luogo, lo spazio, l’orientamento e il movimento.
Al variare di uno o più di questi parametri, durante l’atto del “segnare”, si può determinare un cambiamento del significato attribuito ad una parola. È stata mostrata la composizione di una frase e la scelta dei tempi verbali al suo interno, a seconda se si parla di un’azione svolta nel passato, nel presente e nel futuro: nel primo caso la mano verrà indirizzata verso la parte posteriore del corpo, nel secondo sarà protesa verso il basso (per indicare che l’azione si sta svolgendo adesso), nell’ultimo verrà proiettata in avanti. Inoltre agli studenti presenti in sala è stata insegnata la modalità con cui “segnare” i giorni della settimana. Per quanto riguarda la comunicazione si è messo in risalto la grande capacità di comunicare con i gesti senza alcuna difficoltà, persino in un luogo straniero, in maniera molto più semplice ed efficace rispetto alla comunicazione verbale. In conclusione le due interpreti hanno deciso, con la collaborazione di alcuni loro studenti venuti all’incontro, di sostenere una conversazione, in modo da poter permettere a chi li osserva, di comprendere come si sviluppa un dialogo attraverso la lingua dei segni.
Alessandro Artuso