Futuro della Centrale Enel, necessario confronto con la Regione

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Rossano-ENELROSSANO (Cs) – Futuro della centrale Enel di contrada Cutura, dopo lo spiraglio aperto di recente dalla società energetica, sulla possibilità di continuare a mantenere in vita il sito di Rossano, c’è la necessità di aprire un confronto politico-istituzionale, quanto più costruttivo, teso a trovare eventuali soluzioni di riconversione per l’impianto. Una discussione nella quale è necessario, quanto indispensabile, coinvolgere innanzitutto la Regione Calabria, per capire se ci sono le intenzioni e la disponibilità di sostenere un eventuale nuovo progetto, e successivamente il resto del territorio. Urge, pertanto, un incontro con il presidente Mario Oliverio per partorire insieme ogni eventuale proposta produttiva da prospettare a Enel Spa. Purtroppo la finestra temporale nella quale bisogna agire è breve. Perché se fino a pochi mesi addietro la questione sembrava del tutto archiviata, oggi, i vertici della holding chiedono alle Istituzioni possibili soluzioni da poter valutare per l’eventuale rilancio di uno tra i 23 poli produttivi nazionali inseriti nel piano di dismissione.

È quanto fa sapere il sindaco Giuseppe Antoniotti all’indomani di un proficuo incontro con le forze politiche di maggioranza, Forza Italia – Udc – Alleanza rossanese, che in merito alla vicenda Enel hanno chiesto l’intervento autorevole del Governatore della Calabria, On. Mario Oliverio.

Nelle prossime ore – dichiara il Primo cittadino – mi attiverò, anche attraverso il consigliere regionale On. Giuseppe Graziano, per chiedere al Presidente Oliverio un incontro, allargato anche ai vertici nazionali di Enel e alle forze politiche, locali e regionali, di Centro Destra e Centro Sinistra, per valutare prima di tutto se esistono e sono concreti i margini per riavviare un confronto sulla riconversione della centrale di Rossano. Anche nel corso dell’ultima riunione politica, infatti, le forze di maggioranza, Forza Italia, Udc e Alleanza rossanese, hanno sollevato la necessità di spostare la questione sui tavoli della Regione. Di recente, ho incontrato il nuovo responsabile dell’area business della centrale di Rossano Matteo Fallucca e il responsabile delle relazioni istituzionali di Enel per la Calabria Rossella Sirianni, i quali – ricorda Antoniotti – hanno illustrato l’attuale stato produttivo ed il cammino, ormai avviato, verso la dismissione del sito di Cutura. Una chiusura che, così come ribadito dai due rappresentanti aziendali, potrebbe essere scongiurata se il territorio e la Regione proponessero un piano di riconversione plausibile dell’impianto. Da qui, allora – aggiunge – l’esigenza di aprire il dibattito in Regione. In modo da valutare ogni possibile idea che, ovviamente, non vada in conflitto né con le vocazioni produttive del territorio, trattandosi Enel di una realtà comunque decontestualizzata rispetto al quadro industriale della Sibaritide, né con gli equilibri ambientali del nostro ecosistema. Abbiamo la necessità di sapere, innanzitutto, se Oliverio ed il Governo regionale siano intenzionati a patrocinare e sostenere un processo di riconversione della centrale di Rossano. E nel caso trovassimo questa disponibilità avremmo bisogno di conoscere concretamente quali siano i possibili e plausibili programmi di riconversione che camminerebbero nel solco del piano energetico regionale. O ancora se è reale la possibilità di procedere verso una bonifica totale del sito. In qualunque caso, ancora una volta, siamo costretti – conclude il Sindaco – a rincorrere i tempi, sempre più stringenti, perché se è vero che Enel in Italia ha posto in quiescenza 23 centri produttivi che saranno destinati a chiusura, è pur vero che uno tra questi impianti potrà essere riattivato, convertito e reintrodotto nella rete nazionale. Ma questa scelta dipenderà anche dalla capacità dei territori interessati di saper partorire una proposta.

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