Dopo l’ultimo incontro con la vicepresidente della Giunta regionale, Antonella Stasi, la vertenza degli ex lavoratori Sial riparte dopo un momento di stallo. «E’ stato un incontro positivo – afferma il segretario generale regionale della UIl Temp, Gianvincenzo Benito Petrassi. – Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma di sicuro abbiamo registrato la volontà della Vicepresidente a voler risolvere la questione».
L’incontro istituzionale si è tenuto martedì 6 novembre nella sede della Vicepresidenza di via Massara. Petrassi ha aperto il confronto parlando di «un problema serissimo, che va avanti non da giorni o da mesi, ma da anni. Gli ex lavoratori Sial attendono una risposta dal 2009, pur avendo avuto più volte rassicurazioni sulla loro vicenda lavorativa. La Calabria è una polveriera, per evitare il peggio è arrivato il momento di chiudere finalmente qualche vertenza. E poi – precisa Petrassi -, la Sial è una società della Regione ed è ferma da tre anni, è ora di farla funzionare come si deve».
La vicepresidente Stasi ha risposto che l’unico dipartimento tra quelli interessati (Agricoltura, Sanità, Turismo e Lavoro), disposto ad utilizzare una quota del personale Sial (6 lavoratori full-time o 12 part-time) è quello della Sanità. Il costo di tale operazione sarà assicurato da fondi extraregionali. Inoltre, la Uil Temp, in seguito all’affidamento del dipartimento Turismo a Sial del progetto “Realizzazione di Itinerari Naturalistico – Religiosi”, in ordine al quale è già stato pubblicato un avviso pubblico finalizzato alla creazione di una short list, chiede che, se il progetto dovesse essere avviato, vengano coinvolti gli ex lavoratori Sial che hanno le caratteristiche richieste dal progetto e che di conseguenza hanno partecipato alla short list.
«L’avvio di questi due percorsi – spiega il segretario – apre così la strada al ricollocamento, in tempi brevi, di tutti i lavoratori».
«E’ un risultato importante quello ottenuto ieri a Catanzaro – afferma Petrassi –, perché per un gruppo di lavoratori si prospetta la ripresa del lavoro e questo tiene la porta aperta anche per gli altri. Se consideriamo che la vertenza si trascinava ormai da tre anni, l’apertura di ieri da parte della Vicepresidente getta una speranza sul futuro di queste persone».