COSENZA – “La conoscenza della Costituzione è indispensabile per la formazione di cittadini consapevoli, responsabili, attivi, liberi”: questo l’incipit dell’Introduzione dell’emendamento “Educazione alla Costituzione” al Ddl “Buona Scuola” presentata stamattina nella Biblioteca Arnoni (Tribunale di Cosenza) dai Rotary Club di Cosenza, Presila – Cosenza Est e Rogliano – Valle del Savuto, insieme a diversi club Rotaractiani della Provincia.
L’iniziativa parte (e si è resa necessaria) dal non lontano 2009 quando la Riforma Gelimini ha relegato l’insegnamento dell’Educazione Civica e del diritto nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, a mere attività di percorsi disciplinari, non più attività autonome con valutazione, inserite spesso nei curricula di storia e geografia e/o di italiano.
Durante il seminario odierno sono cosi stati illustrati i risultati di un lavoro (partito sempre nel 2009) che mettono mestamente e dolorosamente in luce la scarsa conoscenza che gli studenti hanno della nostra Costituzione, quale Legge Fondamentale dello Stato, delle principali norme che la compongono, della forma di Governo del nostro Paese e cosi di seguito… La ricerca, fatta attraverso la somministrazione di sondaggi anonimi, ha infatti evidenziato come su 16 quesiti di “cultura generale” su educazione civica/giudiziara la percentuale di risposte esatte ad ogni quesito e’ mediamente del 60%, su base nazionale, e del 50% al Sud.
Dopo i saluti di rito delle Istituzioni Rotariane presenti, Marco Foti, presidente Rotaract Cosenza, spiega cosi la finalità del Seminario/Forum e l’esigenza dell’Emendamento: “Conoscere il diritto è fondamentale per avere cittadini liberi e consapevoli dei propri diritti e doveri, oltre che futuri validi esponenti della classe dirigente“. Manuela Bevacqua (Rotary Presila Cosenza Est), fra i principali promoter del progetto, dopo aver illustrato i singoli dati della ricerca e aver fatto riferimento anche a qualche resistenza di alcune scuole bolognesi e palermitane, si sofferma sulla necessità anche di un’adeguata formazione degli insegnanti: “Occorre affidare l’insegnamento di Educazione alla Costituzione a docenti che abbiano conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza, Scienze Politiche o Economia, oppure, laddove i docenti preposti non possedessero tale titolo di studio, affidare l’insegnamento a docenti sì di divera formazione ma che abbiano conseguito un master inerente alla materia“. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Francesco Madeo, avvocato e tesoriere distretto Rotaract 2100.
L’Università della Calabria in tal senso, abbraccia in pieno l’iniziativa, come si evince anche dalle parole del prof. Guerino D’Ignazio: “Insegnare la Costituzione a scuola è un investimento sul futuro dei nostri giovani“.
Dopo una prima parte di relazioni specifiche e argomentate da parte di docenti e costituzionalisti, il seminario ha visto nella parte conclusiva la dichiarazione di intenti di alcuni rappresentanti nazionali dei partiti che hanno dichiarato il loro impegno pro emendamento: dal deputato di Scelta Civica Antimo Cesaro all’onorevole del Partito Democratico Loris Lo Moro, dal senatore del Movimento Cinque Stelle Nicola Morra all’onorevole Roberto Occhiuto di Forza Italia. All’evento hanno presenziato anche il dott. Francesco Verre, assistente del Governatore e il dott. Vittrio Di Vincenzo, coordinatore nazionale scuola dell’associazione Studicentro.
La società sta cambiando e alla scuola spetta il compito di insegnare ai ragazzi ai vivere nella società contemporanea e reale: la “nuova” educazione civica o, per meglio dire, l’Educazione alla scuola non può quindi che essere parte importante e integrante di una “buona” scuola.
Andreina Morrone