COSENZA – Di seguito il comunicato diffuso dal Movimento 5 Stelle Amici di Beppe Grillo di Cosenza sul crollo di una palazzina, avvenuto quest’oggi.
“Il 29 maggio è crollato un palazzo per fortuna disabitato, cosa importa fosse uno stabile del ‘600, a chi importa che quello che dovrebbe a parole (solo a parole) essere il centro pulsante di una città sta cadendo a pezzi. A chi importa? Lo chiediamo a Cosenza tutta, lo chiediamo ai cittadini e non ai suoi amministratori che poco interesse hanno dimostrato, dimostrano e dimostreranno verso la “città vecchia”. Alzi la mano chi pensa che quello che sta avvenendo nel centro storico sia una vergogna, alzi la mano chi ancora ha il coraggio di indignarsi per lo stato di degrado, abbandono, sporcizia, lerciume che si nota passando anche solo per corso Telesio…
Sapete, forse qualche mano alzata la vedremmo ma se aguzzassimo la vista e scrutassimo al meglio, fra quelle mani non ci sarebbe nemmeno uno dei politici che negli ultimi 20 anni si sono succeduti sulla poltrona più importante di Palazzo dei Bruzi.
Ecco le loro dichiarazioni così che chi legge possa farsi un idea, indignarsi e magari alzare la mano!
Eva Catizone, 25 maggio 2009 in occasione della firma per i contratti di quartiere (fonte http://www.comune.cos... “Ho firmato tanti documenti- ha detto il sindaco Catizone- ma questo riveste un significato del tutto particolare.[…]L’intesa, inoltre, riguarda un quartiere, il centro storico e la zona di S. Lucia in particolare, che ci stanno particolarmente a cuore.”
Salvatore Perugini 20 dicembre 2010 in occasione del dibattito sulla “Cosenza del futuro” ( fonte http://www.comune.cos… “Dopo un lungo periodo di stallo Cosenza ha avuto negli ultimi anni un vero e proprio boom edilizio. […] Personalmente, se guardo all’area vasta o alla città unica, che resta la mia ambizione, penso che Cosenza non abbia bisogno di sviluppare ulteriori volumi, quanto di riqualificare l’esistente, a cominciare dal centro storico.”
Mario Occhiuto giugno 2011 in occasione della presentazione delle linee programmatiche sulla città a pagina 8 sul centro storico: “…presupposto indispensabile per una corretta fruizione degli spazi è rappresentato dall’accessibilità e quindi dalla mobilità, che seguiranno, in perfetta coerenza con gli altri interventi, i criteri della sostenibilità ambientale.
In particolare le vie del Centro storico saranno raggiungibili tramite sistemi di trasporto ettometrici (scale mobili, ascensori, ecc.) e saranno in parte inserite in circuiti di navette elettriche o a gas. Sia le strade esistenti che i sistemi meccanici ettometrici faranno capo a parcheggi disposti opportunamente sul contorno dell’area e ben collegati con la rete infrastrutturale principale. Pertanto i principali interventi previsti si possono così riassumere:
– riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici, attraverso il consolidamento statico delle murature, dei solai, delle coperture;
– creazione e/o completamento dei sottoservizi; […]
[…]messa in rete delle strutture culturali già attive, musei e spazi espositivi, biblioteche, eventuali postazioni universitarie, teatri e gruppi teatrali, ecc.
Tale azione sinergica, rafforzata da una virtuosa dinamica pubblico-privata, consentirà di attrarre nuovi flussi turistici specializzati, con inevitabile ricaduta economica ed occupazionale, come ad esempio il potenziamento della ricettività turistica[…]”.
Fatto questo breve (potrebbe essere molto più lungo) excursus sulle parole dei nostri precedenti pessimi amministratori cosentini, vorremmo chiudere con una riflessione che la rete ieri ci ha regalato: che il centro storico crolli, non importa a nessuno perché di la dal Crati e dal Busento, abitano sempre meno voti…la cruda e amara realtà è questa e i cittadini di Cosenza dovrebbero indignarsi al solo pensiero che si faccia qualcosa per un tornaconto, non perché si debba fare!
Nei confronti dell’amministrazione Occhiuto non possiamo lesinare una critica feroce: il primo cittadino di Cosenza è maggiormente responsabile dei sindaci del passato! Proprio lui che si dice cultore della materia, che ha competenze elevate, sta violentando giorno dopo giorno la nostra città con colate di cemento e interventi di pessimo profilo urbanistico. Sarà pur vero che l’edificio crollato è proprietà di privati e che il Municipio si è più volte adoperato perché gli stessi privati intervenissero (come con solerte comunicato stampa Mario Occhiuto a tenuto a ribadire), ma il sindaco dia una risposta sul programma: quanti di quegli interventi sono stati portati a termine e quanti in cantiere? il centro storico non è Piazza Bilotti e si vede!
Non crediamo che le “proteste” della città possano toccare uno come lui che di proteste è un esperto, ma sappia che se necessario saremo noi, cittadini fra i cittadini, a fargliele passare come indigeste”.