Il Governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, fa tappa a Mendicino per la Giornata dell’Ambiente, ieri 5 giugno e che l’Amministrazione comunale ha preso in carico, assieme alla Scuola della cittadina delle Serre cosentine. Una giornata, che solo nel convegno finale e serale ha visto tirare le somme al Presidente Oliverio, a conclusione di questa calda e assolata manifestazione, arricchita dai contributi degli giovani studenti dell’Istituto di Mendicino, entro i quali elaborati è stata scelta una mascotte della Giornata, dedicata alla bellezza della natura, e che sarà usata per i futuri avvenimenti per l’ambiente (un supereroe) in uno scenario, che ha avuto del paesaggio incantevole, tra un lungo fiume, reso affascinante e bonificato già dall’anno scorso, e la collina, che apre spazi infiniti, tra il centro storico e le sue incantevoli chiese e il Santuario di santa Maria dell’Accoglienza. Un’accoglienza reale di questo progetto sposato dalla dirigente scolastica, Assunta Morrone e l’assessorato LL.PP. e ambiente, Francesco Gervasi, con la presenza del Sindaco, ingegner Antonio Palermo, Francesco Falcone di Legambiente Calabria, Giovanni Soda, Slow food Calabria, Carlo Tanzi, geologo Cnr. Un convegno che dalle parole di tutti i convenuti, deve invertire la rotta ed essere esempio per tutto il territorio. Ripartire dal volgo, dalla semplicità e concretezza dei bambini, dalla Scuola, dove le contaminazioni dello stress adulto non ha ancora invaso i sogni dei piccoli, dalle parole della dirigente scolastica. Dall’origine della Calabria e dalle sue criticità, ballerina ma variegata nell’offerta del territorio, che forse non tutti sanno, è ricca di acque cristalline e pure, tra le prime in Italia, elementi naturali per la produzione di manufatti pregiati e un territorio tra le rocce, le colline e il mare con la montagna, che solo la nostra Regione può garantire in un solo contesto, dalle parole di Carlo Tanzi e che però dall’incuria creano una devastazione tra radioattività, frane per abbandono dei terrazzamenti montani, che nei primi del secolo scorso erano coltivati. La prevenzione dei terremoti; si andrà presto a mettere in sicurezza soprattutto gli edifici scolastici e poi toccherà a molti edifici del Centro storico, tra cui anche monumenti di rilevanza artistica. Il cibo, siamo in pieno Expo, che ci mette tra i maggiori produttori di olive, tra i primi ad avere un frutto, quale il fico, che è garantito, tra i tredici prodotti che rappresentano l’Italia nel mondo, la biodiversità agricola che è tra le eccellenze del territorio, nella diversità ed estensione dello stesso, una Regione che annovera 269 prodotti definiti tradizionali e tipici, dalle parole di Giovanni Soda. Legambiente non vuole perdere altro tempo, così Francesco Falcone: si deve perseverare e insistere e soprattutto partire bene, facendo riferimento alla raccolta differenziata, che da qui a poco comincerà nel territorio del Comune. Ma, anche i veleni, che passano attraverso il cibo e che sono causa dei tumori, l’abbandono dei centri storici e il loro degrado, i boschi e le montagne dimenticate, eppure la superficie boschiva nel tempo è aumentata, ma la Calabria non ha messo a punto un piano ancora che possa usufruire di questa risorsa, così come di quelle energetiche non usate adeguatamente. Ma, anche per Francesco Falcone si deve muovere tutto dal volgo, dal cambiamento delle abitudini quotidiane. Il Sindaco si è soffermato, invece, sui progetti, che andranno da qui a poco a valorizzare monte Cocuzzo, che pare per il suo rilancio, si avranno da qui a poco dei finanziamenti per ricrescita e recupero. Erano presenti alla serata il Vicesindaco e gli assessori di maggioranza, oltre che tanti cittadini attenti alla valorizzazione e al progetto del decoro urbano, già in atto nella cittadina, con la pulizia delle strade, rivalutazione architettonica delle stesse e delle piazze, sicurezza stradale. Il governatore della regione, Mario Oliverio, nel rimarcare la necessaria controcorrente, che si deve intraprendere da questo momento in poi, ha rilevato la necessità del “consumo 0”. Creare opportunità nuove di lavoro, spostando l’asse attraverso gli strumenti di pianificazione e l’opera di riqualificazione culturale. Prevenire le alluvioni per mancata incuria, recuperando la cultura della manutenzione del territorio, dato, anche questo, di aggravamento riconducibile ad un mal governo regionale precedente e utilizzo sbagliato delle risorse con approccio culturale errato e diffuso. Una cementificazione esagerata con una concezione sbagliata della modernizzazione, pensando che aggiornarsi significasse abbandonare o distruggere. Ciò ha creato i fatti speculativi che hanno determinato lo svuotamento dei nostri Centri storici.
Lucia De Cicco