Festa dell’unità di Rogliano, Mario Oliverio ha concluso i lavori

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CATANZARO – E’ apparso un presidente di Regione carico, fortemente motivato, assolutamente convinto di aver messo la Calabria sul binario giusto della crescita e dello sviluppo, quello che ieri sera ha concluso i lavori della Festa regionale dell’Unità a Rogliano.

Reduce del grande successo e degli apprezzamenti incassati da grandi personalità politiche come l’ex presidente del Parlamento Europeo e attuale deputato del Bundestag tedesco Martin Schulz e dal ministro tedesco dello sviluppo e della cooperazione economica Gerd Müller, oltre che da 600 rappresentanti del gotha turistico tedesco che nei giorni scorsi hanno dato vita al 68° Meeting annuale della Deutscher Reiseverband (Drv), che per la prima volta si è svolto in Italia e in Calabria, Mario Oliverio è apparso ancor più determinato del solito. A motivarlo ulteriormente anche la richiesta per acclamazione giunta dall’Assemblea regionale dei segretari di Circolo del Pd che hanno approvato all’unanimità un ordine del giorno con cui hanno invitato il Presidente della Regione “a dare continuità al suo impegno per il governo regionale, affinché la Calabria possa in tempi rapidi capitalizzare i risultati finora ottenuti e conseguire livelli più elevati di crescita, di aumento della occupazione, di restrizioni delle aree di povertà, di miglioramento dei livelli di diffusione e di qualità dei servizi primari, a partire dalla sanità e dalla istruzione”.

Nel suo intervento Oliverio ha rimarcato la fase difficile che vivono attualmente l’Italia e l’Europa. Una fase caratterizzata da movimenti populisti e demagogici che rischiano di spingere queste due realtà, a partire dal fenomeno dell’emigrazione, su un crinale pericoloso che tende a disgregare i rapporti umani e politici e a creare un clima di paura, di conflitti e contrapposizioni. «La vicenda di Riace – ha detto il presidente della Regione – conferma questa preoccupazione. Chiudere lo Sprar a Riace significa non solo negare i diritti umani, ma spingere verso una linea che punta ad inasprire il rapporto tra l’Italia con il resto dell’Europa e con il sud del Mediterraneo. A questo clima avvelenato, di campagna elettorale permanente, bisogna reagire con determinazione. Governare un Paese non significa fare propaganda e campagna elettorale da mattina a sera, ma risolvere i problemi, assumere responsabilità e compiere scelte nell’interesse del Paese che si governa. Su questo non possiamo balbettare o essere indecisi. Dobbiamo avere il coraggio di parlare con chiarezza ai nostri concittadini, ammettendo anche gli errori, i limiti che noi abbiamo avuto nel contribuire a determinare questo stato di cose. Per quanto ci riguarda non solo difenderemo Riace, ma interverremo attivamente a sostegno di tutti quei comuni che praticano lo Sprar e che in Calabria sono la maggioranza. La seconda considerazione che vorrei fare riguarda la legge di Bilancio dello Stato. Noi vogliamo capire, in questo primo importante atto, quali scelte si compiranno a favore del Sud, come viene rilanciato il porto di Gioia Tauro, se e quali provvedimenti “no tax” verranno assunti, così come ha annunciato Salvini, a favore dei pensionati che vorranno venire in Calabria a trascorrere l’inverno. Aspetto che questi provvedimenti siano contenuti nella legge finanziaria. Se così sarà, sarò il primo a dare atto all’attuale governo di aver assunto decisioni positive per la nostra regione e per il Mezzogiorno. Così come mi aspetto che Di Maio onori e tenga fede all’impegno assunto nei confronti dei giovani disoccupati del Sud. Su questo vogliamo misurarci e non sulle chiacchiere o sugli slogan, perché siamo fortemente convinti che dall’ubriacatura populista si può uscire solo con un discorso di verità e con una sfida che noi dobbiamo essere capaci di mettere in campo che è quella di mantenere gli impegni assunti con i cittadini”.

A tal proposito il presidente della Regione ha elencato una serie di provvedimenti importanti realizzati nel corso di questi anni dal governo regionale, a partire dalla programmazione delle risorse e da una riconquistata credibilità nei confronti dell’Europa e del governo nazionale.

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