È stato presentato il progetto A.Mi.Co -Azioni Microcredito Cosenza – rivolto a persone che hanno una buona idea imprenditoriale, che verranno supportate e seguite nell’avvio o nel potenziamento della propria impresa, attraverso qualificate figure professionali.
L’idea che sottende il progetto è quella di creare in provincia di Cosenza occupazione ed inclusione sociale, favorendo l’accesso a piccoli sostegni finanziari a tasso agevolato e fornire servizi di adeguata informazione e orientamento. «Il microcredito in pochi anni di attività, ha ottenuto grandi risultati in termini occupazionali» ha commentato Davide Politano del Fondo per le Garanzie delle PMI.
«Il risultato raggiunto sinora, – ha poi aggiunto Politano – è solo una parte delle potenzialità che possono essere espresse affiancando a questo strumento programmi di educazione finanziaria».
L’iniziativa è realizzata dalla Camera di Commercio, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania e all’Istituto di studi e ricerche sociali “Ermanno Gorrieri”. «Abbiamo aderito con piacere alla proposta della Fondazione Carical e dell’istituto Gorrieri, nella persona di Katia Stancato, perché crediamo nella validità dell’iniziativa e abbiamo aperto, qui nella nostra Camera di commercio, uno sportello a supporto dei giovani e delle nuove imprese, che oggi non riescono ad ottenere il credito» ha dichiarato Klaus Algieri presidente della Camera di Commercio di Cosenza, nell’apertura dei lavori, all’interno della sala Petraglia dell’ente camerale bruzio.
Il piano d’azione prevede l’attivazione dello Sportello per il microcredito e l’autoimpiego, all’interno della CCIAA di Cosenza con cadenza settimanale (3 volte a settimana), la cui gestione operativa è assicurata dall’Ist. Ermanno Gorrieri. Professionisti qualificati si dedicheranno all’attenzione alla persona, l’accoglienza, l’ascolto e il sostegno costante nella fase di pre-erogazione del prestito e in quella successiva, nonché la particolare attenzione riservata alla validità e sostenibilità del progetto. Mario Bozzo presidente della Fondazione Carical ha spiegato, soprattutto ai giovani presenti in sala, l’importanza di questo progetto in termini di valore aggiunto sulla qualità degli interventi sul territorio e della formazione di chi intraprende un’attività.
«La novità rispetto a precedenti e altre iniziative, sta nel fatto che chi aspira al microcredito – ha commentato il presidente Bozzo – non viene lasciato allo sbando, ma assistito dall’idea progettuale alla realizzazione effettiva del progetto».
Obiettivo del progetto è quello di far nascere nuove imprese e sostenere quelle neocostituite, agevolandone l’accesso al credito tramite la sezione del Microcredito del Fondo per le Garanzie per le PMI istituito con legge 662/1996 e fornendo altri servizi di assistenza tecnica e finanziaria. «Per tutti coloro che hanno un’idea e che non sono bancabili, il microcredito diventa l’unica alternativa possibile per fare impresa. Questo strumento può essere utilizzato da chiunque, anche come alternativa alla cassa integrazione, perché è un vero e proprio strumento di welfare». Ha spiegato Katia Stancato economista dell’Istituto Ermanno Gorrieri.
In platea anche gli studenti del quinto anno dell’istituto industriale “E.Fermi” di Fuscaldo, che si apprestano a lasciare il mondo della scuola e a dotarsi di strumenti utili per riflettere sulle opportunità lavorative future.