CERISANO (CS) – «Un libro leggero, elegante, intenso, a tratti struggente, ma, allo stesso tempo, un inno alla voglia di vivere e di riscatto». “Quel Nastrino Rosso” di Carmela Paonessa sta incamerando in pochi mesi, molti apprezzamenti di pubblico. Un “nastrino rosso” che lega, indissolubilmente le vite di due donne vittime di violenza delle quali l’autrice, all’interno del testo, con spiccata linearità, ne traccia un profilo nitido, realistico e autentico. Carmela Paonessa ha presentato nei giorni scorsi il libro anche a Cerisano, suo paese di adozione, nell’ambito degli incontri culturali inseriti nel cartellone della XXIV edizione del Festival delle Serre. Ad ospitare l’evento un luogo sacro e suggestivo, la Chiesa del Carmine, che ha visto una nutrita partecipazione di pubblico. Presenti all’incontro insieme all’autrice, l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Cerisano Francesca Pellegrino, l’editore Michele Falco e la psicologa Maria Esposito. Un libro quello di Carmela Paonessa che consente al lettore, attraverso un linguaggio semplice arricchito da descrizioni accurate di paesaggi e luoghi, di vivere un viaggio emozionale forte e appassionante. In questi mesi l’autrice, originaria di Gimigliano e con una passione viscerale per fotografia, ereditata dal padre, ha percorso, in lungo e in largo la Calabria dove “Quel Nastrino Rosso” ha ricevuto molti attestati di stima. La presentazione all’Italiana Hotels di Cosenza ha inaugurato il ciclo di incontri, a seguire Palazzo Amaduri a Gioiosa Ionica, il Centro “Roberta Lanzino” di Scalea e, dopo Cerisano, l’autrice ha fatto tappa anche a Gimigliano, suo paese natio. Un viaggio esperienziale che certamente vedrà il libro ancora una volta protagonista in altre manifestazioni culturali e sociali perché “Quel Nastrino Rosso” «è soprattutto- come più volte sottolineato da Carmela Paonessa- un messaggio di speranza contro il grido della disperazione, spesso soffocato e silenzioso».