CIVITA (CS) – E’ in programma per lunedì prossimo, 13 maggio, alle 16,30, presso l’aula consiliare del comune di Civita un convegno sul tema: “Comuni ed Enti Montani per la Sicurezza e la Valorizzazione del Territorio”.
I lavori saranno coordinati da Vincenzo Mazzei, Presidente Uncem Calabria. Sono previsti gli interventi di Alessandro Tocci, sindaco del comune di Civita, di Franco Iacucci, presidente dell’amministrazione provinciale di Cosenza, di Mimmo Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, e di Luisa Caronte, presidente Rete Montagne Calabria.
Le conclusioni del convegno saranno tratte da Marco Bussone, presidente Nazionale Uncem, e da Mario Oliverio, presidente della giunta regionale della Calabria.
Il sindaco di Civita, nel presentare il convegno, ha inteso fare alcune considerazioni:
«La Montagna, pur essendo una grande risorsa, non solo in termini di approvvigionamento delle risorse idriche, anche e soprattutto per i produttivi territori delle pianure, e in termini di equilibrio atmosferico (protocollo di Kyoto), è sempre più soggetta ad un continuo spopolamento dovuto, in primis, alle difficili condizioni di vita sociale che i suoi abitanti sono costretti a vivere. Oltre ai particolari disagi ambientali, i suoi abitanti si vedono costretti sempre più a fare i conti con la mancanza di adeguati servizi primari. In questo quadro, i piccoli Comuni montani, da una parte, l’Ente Parco e le Aziende regionali di sviluppo (Calabria Verde, nata dalla fusione delle disciolte Comunità Montane e dalla disciolta Afor, Arssa ed altre), dall’altra, sono chiamati ad avere un ruolo decisamente importante per la sicurezza dei territori montani e la loro valorizzazione. Puntuali dovrebbero continuar ad essere, da parte della Regione Calabria, utilizzando risorse regionali, nazionali ed europee, gli interventi di risanamento idrogeologico e messa in sicurezza del territorio. Così come, sempre utilizzando risorse regionali, nazionali ed europee, deve continuare la politica di valorizzazione e di promozione degli ingenti patrimoni culturali, storici, artistici, ambientali e naturalistici presenti nelle zone interne e nei Comuni della montagna calabrese».