COSENZA – Formare i volontari di protezione civile sul “Rischio sanitario da esposizione all’amianto”. È questo l’obiettivo del corso di formazione promosso dall’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto), comitato provinciale di Cosenza, attraverso la piattaforma online Percorsi Formativi del Centro servizi per il volontariato. Al corso, che si è svolto nella Cittadella del Volontariato tra febbraio e marzo, caratterizzato da quattro seminari, hanno partecipato le associazioni Prociv Arci Gruppo Serre Cosentine, Gruppo Volontari Protezione Civile Bisignano, Le Aquile Onlus di Cosenza, Tauriana 2009 di Longobardi, Hi Blue Brain di Cosenza e Prociv Tutela Civium di Luzzi.
«È la prima volta che si organizza un corso del genere in Calabria – ha dichiarato il coordinatore provinciale dell’ONA, Giuseppe Infusini – siamo molto soddisfatti per la riuscita dell’iniziativa formativa che consideriamo una buona pratica da replicare. È importante che i volontari abbiano consapevolezza dei rischi che si corrono nell’espletamento della loro attività in presenza di amianto e che siano in grado di applicare le corrette procedure di sicurezza».
Un corso, dunque, necessario per i volontari di protezione civile che, nell’ambito dei loro interventi
straordinari e di emergenza, come nel caso di calamità naturali (terremoti, alluvioni, ecc.) o di incendi e crolli, si trovano spesso ad operare in presenza di materiali contenenti amianto senza conoscere le necessarie forme di tutela dal rischio esposizione.
Al corso hanno partecipato 22 volontari che, grazie alla presenza di docenti qualificati, hanno approfondito diverse tematiche come l’evoluzione della normativa, il ruolo degli enti pubblici, i metodi di bonifica, le patologie da esposizione all’amianto, gli interventi in emergenza per gravi eventi ad alto rischio per la salute pubblica. A tenere le relazioni scientifiche i geologi Beniamino Falvo, Francesco De Vincenti e Francesco Falco, il direttore dell’UO di Pneumologia dell’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Cosenza, Francesco Romano, l’avvocato Alessia Falco, l’ingegnere Luisa Ferro del Centro geologia e amianto Arpa Calabria e lo stesso ingegnere Infusini.