REGGIO CALABRIA – Il secondo modulo del corso 2016-2017 della Scuola di cultura politica organizzata dall’ISESP con la collaborazione del DiGiEcdell’Università Mediterranea è proseguito con la conferenza dell’On. Fausto Bertinotti. Il Presidente Bertinotti ha ricoperto diversi incarichi istituzionali ed è stato Presidente della Camera dei deputati tra il 2006 e il 2008. E’ direttore della Rivista ‘Alternative per il socialismo’ con la quale lavora alla ricostruzione di una cultura politica della trasformazione. L’On. Bertinotti è intervenuto sul tema “Morale e politica”:«Possiamo vedere la questione della moralità e dell’etica come lealtà costituzionale. Penso che questo sia il prisma entro il quale leggere il rapporto tra etica e politica nel nostro tempo, dotando questa relazione di una propria autonomia e di una propria specificità, quindi non dovendo dipendere né da una fede religiosa né da una particolare dottrina politica, ma invece essendo fondata su l’autonomia della politica, quella capace di dotarsi di una propria fondazione morale ed etica che si trova nella Costituzione. La Costituzione è un ordinamento che può parlare della morale se è assunta dal popolo, anzi la Costituzione, soprattutto l’art.3, in questa lettura, è un elemento costitutivo del popolo che un processo di costruzione storica. C’è stato un ciclo della vita italiana nel quale questo pensiero, questa costruzione ha attraversato diversamente, ma sostanzialmente la vita pubblica del Paese. In un Paese che non ha avuto i riformatori dall’alto, questa è stata generatrice di una cultura diffusa, che ha prodotto dal basso il processo di evoluzione del Paese, un processo dove etica e politica sono state guidate ad una unione dall’ispirazione costituzionale. C’è stato un tempo in cui la politica è stata un lievito della società civile. Appartengo ad una generazione, in cui i leader politici venivano indicati non tanto e solo per la loro capacità di progettazione, ma per la loro moralità. Una generazione formata dalla esigenza di rompere una gabbia e fare irrompere sulla società questo bisogno di libertà, giustizia. La politica è stata un luogo di non solo esercizio morale ma di illustrazione alla società civile di comportamenti morali. Dalla politica è venuta alla società civile una propensione a fare il bene comune”. Presente all’incontro Raffaele Cananzi, presidente dell’ISESP. Ha moderato, Daniele Cananzi, coordinatore scientifico della Scuola:” Onestà ed etica sono due cose distinte, non si possono contraddire. Il dibattito attuale nella migliore delle ipotesi è sulla onestà, è manca totalmente sulla eticità, che poi è la parte costruttiva del pensiero politico».