CATANZARO – Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha partecipato stamani, nella Sala Verde della Cittadella, a Catanzaro, all’incontro con i Comuni sulla proposta tariffaria per il servizio idrico per il quadriennio 2016-2019. All’incontro ha preso parte anche il dirigente generale regionale ai Lavori Pubblici, Domenico Pallaria, nonchè Autorità Idrica facenti funzioni in regime transitorio. Durante la riunione operativa – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta – sono state affrontate tutte le questioni relative al servizio idrico integrato, alla luce della riforma che la Regione sta portando a compimento attraverso il disegno di Legge che verrà presentato nelle prossime settimane in Consiglio regionale e a seguito delle norme sempre più cogenti introdotte negli ultimi anni dallo Stato in materia di gestione unica del servizio. «Siamo di fronte a un processo di riordino normativo – ha detto Oliverio – che riconsegna il bene acqua nelle mani della sua comunità. L’acqua è un bene pubblico e su questo abbiamo fatto delle scelte chiare, non solo inserendo la questione all’interno del programma di governo, ma anche sostenendo tali ragioni nel referendum costituzionale. E nonostante i ritardi accumulati negli anni, ora siamo ad una fase di svolta in cui i protagonisti saranno soprattutto i Comuni attarverso la gestione pubblica. La Calabria dispone in gran quantità di acqua ma non ha saputo preservare questo bene. Esistono lacune e inadeguatezze nell’utilizzazione di questa risorsa. Attraverso il percorso che stiamo costruendo, per i Comuni sarà più facile valorizzare l’acqua». Oliverio ha ricordato il percorso che è stato individuato dalla Regione. «Tra poche settimane – ha detto – la riforma del servizio idrico integrato sarà Legge. Poi verrà istituita l’Autorità idrica, composta da 40 Comuni in rappresentanza delle varie fasce del territorio calabrese e dalla Regione. Ma tutti i Comuni saranno chiamati in causa affinché la gestione non risenta di ritardi e guasti. E si tenderà dunque a una tariffa unica per tutti, al contrario di quanto avviene oggi. Alcuni sindaci intervenuti all’incontro – si afferma ancora nel comunicato – hanno apprezzato le scelte messe in campo dalla Regione, ma hanno anche sottolineato i gravi problemi connessi alle reti idriche esistenti e agli impianti depurativi. Il servizio idrico integrato, è stato ricordato, è costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue e deve essere gestito secondo i principi di efficienza ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie. E le disposizioni si applicano anche agli usi industriali. Inoltre, il dettaglio delle attività che compongono il servizio idrico è stato descritto dall’Aeegsi (l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico) nell’allegato 664 del 2015. In particolare sono state considerate facenti parte del Servizio Idrico anche le attività di vendita al’ingrosso dell’acqua e lo svolgimento del servizio di depurazione».