Agguato a Cassano, sindacati: «Fermare l’escalation criminale»

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Foto bandiere Cgil-Cisl-Uil (1)

COSENZA – «È emergenza criminalità – affermano in una nota congiunta i Segretari generali della CGIL Pollino-Sibaritide-Tirreno, Giuseppe Guido, della CISL di Cosenza, Giuseppe Lavia e della UIL di Cosenza, Roberto Castagna – in un territorio che ha grandi potenzialità economiche, nel quale sarà realizzato un investimento fra i più importanti del Paese. L’agguato di Cassano, che segue ulteriori recenti fatti di sangue, gli spari a Castrovillari contro la vetrina di un’attività di ristorazione, sono segnali inquietanti. Esprimiamo piena fiducia nell’azione della Magistratura e delle forze dell’ordine, per le quali chiediamo un rafforzamento degli organici, che dopo tanti annunci restano drammaticamente sottodimensionati. Nello stesso tempo vogliamo una volta di più evidenziare – proseguono Guido, Lavia e Castagna – che è necessario fare scudo insieme, che serve una reazione unitaria delle Istituzioni, delle parti sociali, della Chiesa, della società civile per affermare la legalità, per difendere il cantiere del Terzo Megalotto della S.S. 106 da ogni tentativo di infiltrazione, per evitare che i clan, la cui prepotenza diventa sempre più oppressiva, possano espandere la loro nefasta influenza su economia e società, approfittando delle difficoltà legate all’emergenza Covid-19 in cui versano tante imprese alle quali il sistema bancario sta negando sostegno concreto e puntuale. Perché – concludono i Segretari generali di CGIL Pollino-Sibaritide-Tirreno, CISL Cosenza e UIL Cosenza – bisogna fronteggiare la ’ndrangheta dei Kalashnikov e quella dei colletti bianchi, che sono facce di una stessa medaglia».

 

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