RENDE (CS) – Addio vecchi archivisti, oggi la conservazione è digitale. L’Università della Calabria ha istituito, per il prossimo anno accademico l’unica laurea magistrale esistente in Italia in “Gestione e Conservazione dei Documenti Digitali” (Digital document management and Preservation) che formerà i nuovi responsabili della gestione documentale e i Conservatori dei documenti digitali.
Il Corso di Studi in Gestione e Conservazione dei Documenti Digitali (LM 43), di durata biennale, prevede l’acquisizione di 120 CFU. Nei due anni sono previsti n.12 esami più attività di laboratorio, tirocinio obbligatorio e prova finale. Il titolo rilasciato è Laurea Magistrale in Gestione e Conservazione dei Documenti Digitali (LM 43). Il corso è l’unico percorso formativo italiano che prepara alle professioni di Responsabile della gestione documentale, Responsabile del protocollo informatico, dei flussi documentali e degli archivi e di Conservatore dei documenti digitali. Il Corso di Studi prevede un Comitato di indirizzo composto da Pubbliche Amministrazioni (PA) e soggetti imprenditoriali al fine di rendere il percorso formativo maggiormente congruente con le richieste del mercato del lavoro, anche mediante la sottoscrizione di partnership multilaterali (MSP), iniziative congiunte che riuniscono organizzazioni del settore dell’istruzione e della formazione con associazioni industriali e datori di lavoro del settore pubblico e privato che si assumono alcune responsabilità che tradizionalmente erano di competenza delle università nella costruzione di percorsi formativi.
Il nuovo percorso formativo si avvale dell’esperienza ventennale del Laboratorio di Documentazione (www.labdoc.it), Centro di eccellenza in Economia e gestione della conoscenza, nonché dell’apporto tecnologico dell’Istituto di Informatica e telematica del CNR che, proprio nell’Università della Calabria, ha la sua sede per il Sud. Il corso di Studi, che vede tra gli sponsor, oltre ad Agenzia per l’Italia Digitale anche Engineering ed Ntt Data Italia, prevede la collaborazione attiva con associazioni industriali e datori di lavoro del settore pubblico e privato nella costruzione di percorsi formativi.
La figura del Conservatore dei documenti digitali, è prevista obbligatoriamente per le pubbliche amministrazioni, perfettamente in linea con l’agenda digitale che il governo sta attuando con priorità. Alla base di tutto, c’è l’esigenza di “dematerializzare” i documenti, ovvero trasformare quelli cartacei in file digitali.