Altri due oli calabresi premiati dal presidio Slow Food

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olive oil on wooden table

CATANZARO La Calabria si conferma una Regione vivace e capace di produrre oli extravergini di oliva di qualità. Con il sacrificio, la passione e la professionalità si stanno ribaltando gli stereotipi che il mondo agricolo ha affibbiato ad un settore economico importante di cui, nel passato, gli agricoltori si sono resi corresponsabili

Con queste parole il Responsabile Regionale dei presidi Slow Food ha annunciato che altri due oli extravergine di oliva della Provincia di Catanzaro potranno entrare nel Presidio Nazionale dei Presidi Slow Food. Quello dell’Azienda Agricola Mariangela Costantino di San Pietro a Maide e dell’Azienda Agricola di Catanzaro Giuseppe di Tiriolo. Entrambi gli oli sono stati prodotti con olive della cultivar Carolea (conosciuta anche come Nicastrese o Catanzarese), una delle cultivar più importanti in Calabria.

Tutti gli oli aderenti al presidio dovranno applicare sulla bottiglia un collarino riportante l’etichetta narrante, con il simbolo stilizzato della Chiocciola Slow Food, che racconta non solo dell’olio ma anche dei produttori. E’ il modo dell’Associazione di dare ai produttori il giusto riconoscimento ai loro sacrifici e alla loro passione.

Con gli ultimi due salgono a cinque i presidi Slow Food di olio calabrese prodotti dalle aziende. Belle storie di successo che si spera possano essere da esempio per altri olivicoltori calabresi; gli ingredienti ci sono tutti: professionalità, oliveti secolari, passione e Slow Food da corollario che accompagna i produttori in questo percorso.

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