AMENDOLARA (CS) – Un albero di mimosa di nome Polina, con la foto della solendida bimba con la ciocca rosa, ha trovato posto nella villetta dedicata al compianto scultore Antonio Sassone, che si trova dinanzi al Municipio amendolarese. Lo hanno piantato l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Aprile, assente all’evento per motivi personali, e l’ Associazione socio- culturale Onlus “Amigdala” che in occasione della giornata internazionale della donna, hanno organizzato questa importante iniziativa. Un gesto simbolico, ma di grande valenza umanitaria, per ricordare le vittime della terribile guerra in Ucraina, ed in particolar modo, la piccola Polina, la bimba di 10 anni uccisa da un raid russo a Kiev insieme al fratellino Semyon 5 anni, al padre Anton Kudrin e alla madre Svetlana Zapadynskaya,
(l’altra sorella Sofia, 13 anni è ricoverata in prognosi riservata al San Raffaele di Roma ndr), mentre a bordo della loro auto stavano cercando di fuggire dal loro Paese, per scampare ai bombardamenti. Polina che ha pagato caro dazio con la sua giovane vita, non può essere dimenticata. E con lei rimarranno nella mente e nel cuore del mondo intero, i corpicini di Kirill e quello dei suoi genitori Fedor e Marina, trucidati a Mariupol, cittadina ucraina devastata dalle bombe russe, in una strage di innocenti che sta andando avanti da ben tredici lunghi giorni di morte e paura. E allora Polina, sta anche per Alisa, altra bimba anch’ essa ferita a morte dalle truppe russe, ma è anche il nome che possiamo dare ai 2 milioni di bambini, uno ogni quindici secondi, che muoiono ogni anno, perloppiù in Africa e nei continenti poveri e sottosviluppati, per denutrizione o per la guerra. Se questo è il mondo, siamo alla fine del mondo. E questo stillicidio va fermato. Subito. Prima che sia troppo tardi. Per non piangere altri fanciulli, altri uomini e donne, per non seminare altro sangue e fomentare altro dolore. E il Paese della Mandorla, della Secca e della Stazione zoologica, non è voluta rimanere inerme dinanzi a questo scenario raccapricciante, che ogni attimo i mass media trasmettono in tutte le case. Seminando panico e tristezza in ogni persona di buona volontà, e soprattutto tra gli adolescenti, costretti a crescere con le immagini della morte. Uno strazio quotidiano, che l’arroganza scellerata ed ignobile degli adulti, sta servendo alle nuove generazioni. Basta, basta e ancora basta.
Tutte le guerre vanno fermate, questo l’urlo partito dalla sala consiliare amendolarese, dove insieme al vice sindaco Gregorio Scigliano, si sono ritrovati il presidente di Amigdala Anna Roma, il segretario di Unità Popolare Mario Grisolia, gli assessori comunali Salvatore Rinaldi, Paoletta Murgieri, Veronica Poeta e il capogruppo di maggioranza nonchè ex sindaco Salvatore Antonio Ciminelli. E con loro, diversi cittadini. Tutti uniti, tutti compatti, tutti omogenei, tutti pronti a gridare No alla guerra. Amen.