CASSANO ALLO JONIO (CS) – «In questa nostra terra calabra, così martoriata e sfigurata, non possiamo cedere al disinteresse». È l’esortazione di monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio, espressa in una lettera in vista delle prossime elezioni politiche, dal titolo Un voto per il bene di tutti. «La rassegnazione e il cedere al fatalismo non consentono di riconoscere e custodire tutti i piccoli segni di speranza di cambiamento che pur germogliano nella nostra terra» ha scritto il presule, che riflette sulla «condizione economica del Sud Italia. Sappiamo bene – aggiunge monsignor Savino – che occorrono infrastrutture, investimenti non avvelenati da infiltrazioni mafiose, uomini e donne capaci di mettere in atto iniziative che aiutino i giovani, sostengano le famiglie, promuovano dignità ai deboli, ai malati, ai poveri». Per il presule «il cambiamento è possibile se consideriamo che il patrimonio culturale, sociale e naturale della Calabria è davvero ricco e unico».
«Non è mio compito dare indicazioni di voto – aggiunge monsignor Savino – ma non posso esimermi dal proporre una riflessione in particolare sul compito educativo che ho come pastore. E lo faccio tenendo presente anche le parole di Papa Francesco: Per rendere la società umana più degna della persona, occorre rivalutare l’amore nella vita sociale – a livello, politico, economico, culturale – facendone la norma costante e suprema dell’agire.
Tutto questo, però, ricorda monsignor Savino, «va gestito oltrepassando il metodo mafioso». Richiamando «al coraggio di una cittadinanza attiva e responsabile che rifiuti qualsiasi connivenza con chi sfrutta l’elettorato attraverso la pratica del clientelismo e del voto di scambio», e deprecando ogni tipo di violenza, il Vescovo cassanese ricorda anche le potenzialità delle regioni meridionali, che «hanno messo in campo una vera cultura di accoglienza e solidarietà cui non si confanno sentimenti di chiusura, egoismi corporativi, muri invocati che, come in altri paesi d’Europa, contribuiscono anche in Italia al diffondersi di un clima di intolleranza e di razzismo». Di qui l’invito: «Che ognuno voti dunque secondo coscienza, scegliendo liberamente quei programmi e quei candidati che più appaiono adatti alla crescita della nostra terra».