REGGIO CALABRIA – A distanza di pochi giorni un associato di Goel Bio e una cooperativa della rete di Progetto Sud sono stati colpiti da un atto di intimidazione che ha l’obiettivo di incutere timore e di contrastare reali processi di costruzione di percorsi lavorativi e di riappropriazione della funzione sociale dell’agricoltura. Sono 13 gli alberi di ulivo di 20 anni barbaramente abbattuti a Stilo presso un associato di Goel; nel caso della cooperativa Le Agricole, a Lamezia Terme, hanno invece incendiato le staccionate e una serra. «Non è la prima volta che si registrano incidenti del genere sia nei confronti di Goel e di Progetto Sud -afferma una nota di Arci Calabria – sia nei confronti di molte altre realtà cooperative e di terzo settore calabresi. Ogni volta che succedono eventi del genere, le tante persone oneste e le organizzazioni sociali che sostengono processi di cambiamento, reagiscono, ri-costruendo percorsi di speranza e di fiducia». Bene ha fatto Vincenzo Linarello a sostenere con forza che «ogni volta che veniamo colpiti diventiamo più forti: da una parte ci siamo noi che creiamo sviluppo e lavoro in Calabria, dall’altra parte c’è la ‘ndrangheta che distrugge, ruba e devasta. Il nostro consenso cresce, la gente è dalla nostra parte».
L’Arci, inotre, invita a partecipare all’appuntamento della Festa della Ripartenza, in contrada Tavoleria a Stilo, venerdì 15 Luglio alle ore 18. Gli associati di Goel ripianteranno 26 alberi di ulivo di venti anni, in numero doppio rispetto a quelli recentemente recisi, per far vedere che da ogni aggressione se ne esce con maggiore forza di prima.