Asp di Catanzaro, progetto di ippoterapia per i disabili

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CATANZARO – Tra le iniziative realizzate dal Centro Diurno di riabilitazione psicosociale di Montepaone Lido, diretto dalla dott.ssa Rosa Conca, si inserisce il progetto finalizzato alla riabilitazione attraverso l’equitazione, rivolta ai pazienti del Centro.
La riabilitazione equestre si riferisce ad una applicazione che fa uso del cavallo come mezzo terapeutico per produrre un recupero funzionale e globale di soggetti disabili o con difficoltà sia fisiche che psichiche. Si tratta di un complesso metodo terapeutico che si prefigge di potenziare e sviluppare in essi attitudini e performance tali da migliorare la condizione generale, per il raggiungimento di una migliore autonomia. In quanto metodo globale, la R.E. sollecita la partecipazione attiva di tutto l’organismo, sia da un punto di vista neuro-motorio e sensoriale, sia da quello affettivo-relazionale e cognitivo, inoltre, si tratta di un metodo analitico poiché il terapista redige e svolge un programma riabilitativo individualizzato.
«Questo metodo – chiarisce la dott.ssa Conca – si distingue da altre tecniche riabilitative per due principali aspetti distintivi. In primo luogo la R.E. è un metodo terapeutico caratterizzato dall’interazione di almeno 3 soggetti: l’utente, il terapista ed il cavallo. Il rapporto diretto con quest’ultimo obbliga ad un approccio attento, autentico, che mette in contatto parti profonde, ambivalenti, inespresse, dell’essere umano e delle sue risorse adattative con una realtà naturale a sua volta reattiva, complessa, viva. In secondo luogo la R.E. non si svolge in un ambiente di camici bianchi ossia ospedalizzato, ma in un ambiente naturalistico, accogliente, sereno, rassicurante e stimolante. Questo aspetto – spiega – è un ottimo presupposto motivazionale perché svincola il paziente dalla routine clinica, spesso vissuta in modo stressante».
«Il cavalcare – precisa la responsabile del Centro Diurno – rinforza le potenzialità motorie, sviluppa coordinazione, stimola le facoltà intellettive (attenzione, memoria, concentrazione); richiede stabilità emotiva e dell’umore; obbliga ad un comportamento tranquillo ed, infine, potenzia la volontà di stabilire una relazione positiva con il cavallo, vivendo un’esperienza ricca e gratificante, sempre nuova ogni giorno. Questi aspetti rendono il nostro strumento di lavoro un potenziale molto positivo e stimolante, in quanto l’ippoterapia ha tutte le caratteristiche per proporsi come intervento globale per ridurre le situazioni di svantaggio fisico, psichico e sociale. In ogni caso – conclude la dott.ssa Conca – è fondamentale una diagnosi corretta per escludere eventuali controindicazioni».
Il progetto di ippoterapia, le cui attività si svolgono nel CentroIppico Ranch Scuderie Turatti di Soverato, non è, dunque, solo uno svago, ma risponde alla precisa finalità di offrire ai pazienti una terapia ed un intervento riabilitativo. E’, inoltre, finanziato dalle famiglie dei pazienti che contribuiscono alle spese.

 

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