Bimbo chiede a Babbo Natale medicina per far guarire la cuginetta

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BORGIA – Una storia di Natale, che ha il sapore dolce della bontà degli animi puri e i colori tenui della spontaneità dei bambini. La racconta il sindaco di Borgia, Elisabeth Sacco, anche dalla sua pagina facebook: la sua Giunta comunale ha voluto incontrare il protagonista di questo racconto che sembra uscito dalle pagine di Charles Dickens. Si chiama Agostino, ha solo 7 anni, e ha conquistato l’attenzione delle cronache locali per aver scritto una lettera a Babbo Natale in cui non chiedeva giocattoli o videogiochi, ma una medicina che facesse guarire la sua adorata cuginetta Marica.

«Quest’anno per Natale invece dei soliti auguri voglio raccontarvi una storia speciale – spiega il sindaco Sacco che ha scritto ad Agostino una lettera poi consegnata a mano sabato scorso -. Che colpisce dritta al cuore, una storia che forse può riaccendere in noi il vero spirito natalizio. Qualche giorno fa sui giornali è apparsa una lettera a Babbo Natale scritta da un bambino di soli 7 anni, il suo nome è Agostino. È un bambino di Squillace che frequenta la seconda classe della scuola Primaria di Roccelletta. Nella sua lettera non chiedeva giocattoli a Babbo Natale, almeno non solo quelli. Agostino chiedeva una medicina che facesse guarire la sua adorata cuginetta Marica, affetta da una brutta malattia che le condiziona la vita, una malattia che ne limita in maniera importante i movimenti, la respirazione e l’autonomia ma che vi assicuro non intacca minimamente il suo spirito e la splendida anima».

Agostino ha ricevuto una visita speciale

E così sabato pomeriggio, antivigilia di Natale, il sindaco di Borgia, con tanto di fascia per rendere ancora più solenne il momento, ha voluto incontrare e consegnare la propria lettera al piccolo Agostino, circondato dalla sua famiglia e soprattutto dalla cuginetta Marica, per sottolineare il valore di un gesto apparentemente semplice ma che nella sua autentica spontaneità sollecita la comunità una riflessione sul recupero dei valori più profondi del Natale: prima di tutto amore incondizionato.

«Quando ho letto questa letterina – conclude il sindaco – mi sono commossa e non potevo non incontrare e ringraziare, insieme all’Amministrazione Comunale, questi due angeli che nei giorni della corsa sfrenata ai regali ci hanno obbligati a fermarci a riflettere ed a ricordare che Natale non è consumismo, Natale è amore, calore e speranza».

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