ROMA- «L’intelligence è uno strumento che aiuta a comprendere quello che ci circonda ed è una risposta alla minaccia del terrore». È questo il messaggio che il Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria Mario Caligiuri ha indirizzato agli studenti dell’Università di Torvergata di Roma in occasione dei seminari promossi nell’ambito delle iniziative “Campus X”. Caligiuri ha ribadito che il metodo dell’intelligence è fondamentale per i cittadini, le inflessibile e gli Stati, evidenziando che «l’intelligence non è uno strumento esoterico, per pochi e selezionati addetti ai lavori, ma è un metodo indispensabile per tutti poiché riguarda la individuazione delle informazioni rilevanti. Bisogna quindi fare intelligence per legittima difesa, per non farsi sommergere dalla società della disinformazione permanente nella quale siamo ormai in gran parte immersi». Sotto questo profilo, il docente ha auspicato che l’intelligence venga presto riconosciuta come materia accademica nel nostro Paese. Approfondendo poi l’aspetto dell’intelligence come antidoto alla diffusione del fenomeno terroristico, ha evidenziato che i conflitti si combatteranno sempre di più sul web. A tale proposito, ha ricordato le iniziative del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri che sta reclutando esperti informatici per contrastare il cyber terrorismo e le strategie dell’Islamic State, che usa la Rete come campo di battaglia e luogo privilegiato di reclutamento e diffusione dei messaggi. Caligiuri ha quindi illustrato gli aspetti essenziali del suo ultimo libro “Intelligence e magistratura. Dalla diffidenza reciproca alla collaborazione necessaria”, edito da Rubbettino con la prefazione di Carlo Mosca. L’autore ha spiegato che «il libro riporta fatti notissimi, che hanno spesso segnato profondamente le vicende politiche del Paese, ma che vengono inquadrati non nella consueta ottica delle deviazioni e dei complotti ma nella dialettica reale poteri dello Stato», precisando che se comportamenti illegali si sono verificati riguardano le singole persone e non lo strumento dell’intelligence, usato da tutti gli Stati fin dalla notte dei tempi. Infine Caligiuri ha ribadito che al contrario di tangentopoli, finora non è stato compiuto un riepilogo delle vicende che hanno visto coinvolti gli esponenti dei Servizi per verificare gli esiti finali dei coinvolgimenti giudiziari. Nel testo, Caligiuri ha comunque evidenziato i casi più noti. Alla fine della sua esposizione, il docente ha risposto a numerose domande degli studenti.