Carlo Nardi ricordato alla 3ª edizione de “Una giornata per la legalità”

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Carlo Nardi

COSENZA – Si è svolta nei giorni scorsi, presso la sala convegni del complesso monumentale Belvedere di San Leucio (CE), organizzata dal Centro studi Mameli di Caserta, la 3ª edizione de “Una giornata per la legalità”, iniziativa per promuovere l’integrazione tra diversi soggetti e ​sistemi impegnati costantemente sul fronte della legalità e del sociale. Alla giornata hanno partecipato il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, il prefetto della provincia Raffaele Ruberto e diversi procuratori, con la partecipazione di molti giovani, di medici esperti per la terra dei fuochi, istituzioni militari, civili e religiose.

Consegnato pergamena alla famiglia di Carlo Nardi

Nel corso della manifestazione è stata rilasciata dalla presidente dell’associazione, Loredana Lanna, una pergamena, in memoria di Carlo Nardi, con la seguente motivazione: “Onesto ed operoso, fulgido esempio di legalità, stimato da tutti ha lasciato sulla terra le tracce luminose delle sue grandi virtù“. 

«Considerate le prestigiose personalità premiate e presenti – dice il figlio di Carlo Nardi, Salvatore – mi ha riempito di gioia il riconoscimento dato a mio padre, ho trattenuto l’emozione a fatica durante il mio intervento». «Quest’anno – prosegue Salvatore Nardi –  in occasione del 30° anniversario della morte di mio padre Carlo, è stato anche realizzato un opuscolo sulla sua figura contenente una sezione “Dicono di lui….dopo 30 anni” dove sono stati pubblicati i giudizi di alcune delle tante persone autorevoli che lo stimavano e che ancora dopo 30 anni lo ricordano con stima».

Carlo Nardi, una vita per gli altri e per le istituzioni

Nato a Mendicino (CS) nel 1932 , Carlo Nardi nel 1958 è stato assunto alla Coldiretti e poi come Funzionario presso il Patronato E.P.A.C.A. (Ente di Patrocinio di Assistenza Coltivatori Agricoli) di Roma, con sede di servizio a Cosenza.

Stimato e apprezzato dai dipendenti e dirigenti dei vari Enti pubblici (INAM, INPS, INAIL, Servizio Contributi Unificati, ecc. ) con cui è entrato in contatto quale funzionario di patronato. Soprattutto per la sua impeccabile condotta morale è stato nominato Giudice Popolare, prestando “onorevole” servizio presso la Corte d’Assise del Tribunale di Cosenza. Inoltre è stato designato presso la Prefettura di Cosenza nel Comitato Provinciale di Assistenza e Beneficenza Pubblica, presieduto da S.E il Prefetto.

E’ deceduto improvvisamente all’età di 56 anni a Cetraro il 2 agosto 1988 per annegamento in mare, lasciando i figli piccoli e la giovane moglie. Proprio la vedova ha recentemente fatto richiesta al Comune di Mendicino (CS) per l’intitolazione di una strada del territorio comunale come meritato riconoscimento per avere improntato tutta la sua vita politica e professionale in favore delle persone più deboli e bisognose.

 A tal proposito la giornalista RAI, Annarosa Macrì, rispondendo pubblicamente sul “Quotidiano” del 29/09/2018, evidenziava, dopo aver letto l’opuscolo commemorativo: «Non solo gli eroi, i santi, i martiri e i sapienti possono indicarci la rotta, ma anche gli uomini e le donne che non entrano nei libri di storia, ma che nella vita familiare e in quella pubblica hanno saputo fare con dignità la loro parte di persone perbene».

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