«Tutti i gruppi di maggioranza del consiglio comunale di Cosenza esprimono sostegno politico al sindaco Occhiuto per l’ennesima, incredibile vicenda che vede come contraltare la Regione Calabria». E’ quanto si legge in una nota diffusa da Carmelo Salerno, coordinatore di Forza Italia e consigliere comunale a Palazzo dei Bruzi. «Questa volta è l’ospedale di Cosenza il pomo della discordia. L’amministrazione regionale sta dimostrando scarsa considerazione per le esigenze ed i bisogni della collettività. Già la scelta di spendere centinaia di migliaia di euro pubblici per uno studio di fattibilità che poteva essere svolto dalle strutture pubbliche, è stata uno spreco di risorse. Ancora più grave – si legge nel comunicato – è la disattenzione verso le esigenze sacrosante del comune capoluogo, laddove dovrà sorgere il nuovo nosocomio, nemmeno interpellato dai tecnici incaricati dalla Regione di redigere il piano. E ciò, nonostante il sindaco abbia più volte espresso la propria posizione ed il consiglio comunale abbia esplicitamente deliberato, in sede di approvazione delle linee programmatiche, di ubicare il nuovo ospedale nell’area adiacente a quella ove è ubicato l’attuale. La Regione non può, come accaduto con la metrotramvia, pensare di esautorare i compiti del comune, né vanificare la virtuosa azione amministrativa avviata da Mario Occhiuto e dalla sua maggioranza. Il sindaco ha già illustrato il progetto del nuovo ospedale che nascerebbe sul perimetro che va dall’attuale dipartimento di malattie infettive sino al Mariano Santo. Il tutto collegato da una bretella prossima allo svincolo autostradale, che consentirebbe di decongestionare la città da traffico, manterrebbe inalterata la funzione baricentrica dell’area sud e renderebbe più facile il collegamento dell’ospedale con la rete autostradale e quindi con il resto della provincia e della regione. È evidente – si conclude la nota – che questo governo regionale, ormai senza consenso e credibilità, agisce per evitare che Cosenza abbia i finanziamenti strategici che gli spettano».