Catanzaro, ospedale “Giovanni Paolo II” set cinematografico per un giorno

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CATANZARO – Non solo luogo di cura, ma anche set cinematografico per un giorno. L’insolita iniziativa riguarda l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, scelto per girare alcune scene del lungometraggio “L’altra faccia del destino”, opera prima dell’attore Francesco Spagnolo che proprio qui in Calabria, nella sua terra natale, ha deciso di dar vita ad una storia attuale, vera, incentrata su quelle che sono le dinamiche dei rapporti umani, in un particolare periodo storico nel quale la tecnologia e i suoi Social Network, come ad esempio Whatsapp e Facebook, sono in grado di condizionarli e veicolarli.
Con l’autorizzazione del Direttore sanitario del presidio, dott. Domenico Tomaino, cast tecnico e artistico hanno fatto ingresso nell’ospedale per girare, nell’unità operativa Oculistica, alcune scene che faranno parte del film prodotto da Cine Sud, un vero e proprio thriller sulla natura solitaria delle relazioni umane e non solo, ma anche di forte critica e tematica sociale, con un particolare occhio di riguardo per quello che è il tema della violenza sulle donne: la donna vittima di abusi da parte del partner, la donna vittima di gelosie, tradimenti, femminicidi, che sono al momento i temi più comuni dei tormentati rapporti di coppia. Una trama dunque colma di suspense, intrighi, passione, amore e tanti misteri.
Particolare attenzione verrà posta all’uso smodato dei Social Network da parte dei giovani e alla dipendenza ad essi collegata. La dipendenza dai Social distorce infatti la percezione della realtà e il modo di intenderla, diventando dunque una trappola in cui le personalità più fragili hanno così l’opportunità di rifugiarsi e scappare dalla realtà e dai suoi problemi.
Le riprese, che termineranno il prossimo 12 marzo, saranno concentrate a Lamezia Terme, ponendo l’accento sulle realtà e location del luogo, come appunto l’ospedale. Ma perché è stato scelto proprio il “Giovanni Paolo II”? E’ lo stesso Spagnolo a dare la risposta: “Per dare spazio alle strutture del luogo, ai loro lavoratori, a chi si occupa degli altri. L’Ospedale di Lamezia Terme, con la sua struttura, la sua disponibilità, efficienza ed umanità si inseriva perfettamente all’interno di uno scenario nel quale lo spazio e l’ascolto verso gli altri, a difesa dei diritti di coloro i quali sono vittime di abusi e di violenze, in particolare le donne, ha centrato in pieno il nostro obiettivo.”

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