CATANZARO – Aperta al traffico questa mattina dalle 8.30 la pista alternativa realizzata lungo la Strada provinciale 34/2, importante arteria provinciale che collega il comune di Gimigliano a Catanzaro, chiusa al transito per questioni di sicurezza dopo l’ondata di maltempo che ha colpito il nostro territorio la fine di gennaio. Il traffico è regolato mediante un sistema semaforico automatizzato posizionato attraverso la creazione di un senso unico alternato ed è stato riaperto dopo un sopralluogo del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, sul margine stradale di monte esistente all’esterno dell’attuale frana. Continua tuttora il monitoraggio dello snodo interessato da un movimento franoso in parte della scarpata a monte del tombino di scolo stradale, che ha occluso lo stesso e la corrispondente cunetta, riversando sul corpo stradale, oltre che le acque meteoriche anche quelle provenienti da una sorgente naturale posta a monte dell’infrastruttura. Oggi all’apertura erano presenti il presidente Bruno, il sindaco di Gimigliano Massimo Chiarella e il dirigente capo della Protezione civile, Carlo Tansi che ha seguito direttamente la situazione di Gimigliano, interessato in tutto il territorio da un movimento franoso di notevole consistenza. Presente anche il delegato provinciale alla Viabilità, Francesco Severino, e il dirigente provinciale del settore Viabilità, ingegner Floriano Siniscalco, oltre che i tecnici e i cantonieri che hanno eseguito i lavori con grande attenzione e celerità. Enzo Bruno ha voluto ringraziare tutti lavoratori per la loro celerità e poi ha aggiunto: «La situazione di Gimigliano è davvero particolare a causa di un importante fronte di frana esistente, che necessita di urgenti misure sul versante del dissesto idrogeologico; gli interventi in somma urgenza sono stati realizzati dalla Provincia di Catanzaro, nonostante le difficoltà economiche in tempi record con la responsabilità e l’impegno di tutti. Un particolare ringraziamento va, infatti, al dirigente della Protezione civile, Carlo Tansi, che ci è stato accanto in maniera risolutiva, e il prefetto Luisa Latella che con grande sensibilità ai problemi del territorio ha posto Gimigliano al centro di un tavolo tecnico permanente per affrontare le gravi criticità al sistema viario e non solo. Dal sindaco di Gimigliano, Massimo Chiarella, oltre che al ringraziamento per l’impegno di quanti sono stati interessati all’intervento, ed in particolare al presidente Bruno, arriva un appello: «Gimigliano rappresenta un caso particolare nel quadro regionale per la tenuta del territorio. Abbiamo bisogno di avere continue attenzioni perché basta poco per restare isolati. La collaborazione istituzionale ha dato i suoi frutti, continuiamo così per stare vicini ai cittadini». Tuttavia, le criticità interessano tutta la regione non solo la provincia di Catanzaro: Tansi è stato molto chiaro al riguardo: «Le decisioni del Governo centrale di ridimensionare i fondi da trasferire alle Province che si occupano della manutenzione stradale di migliaia di chilometri di arterie ha portato come conseguenza situazioni come quella di Gimigliano. La mancata manutenzione porta come conseguenze fenomeni franosi anche per l’abbandono dei versanti delle campagne. Servono interventi strutturali a monte per evitare la riproposizione del problema, ma laddove la manutenzione non basta, come succede a Gimigliano, l’unico modo per contrastare il fenomeno è conviverci. Questa strada strategica non poteva essere interrotta, la realizzazione di una pista in sicurezza e con un presidio visivo costante h 24 per misurare le fratture e le lesioni che si dovessero creare in futuro, pronto ad intervenire in caso di allerta, è un modello positivo per il territorio e i cittadini. Ma mi sento di rivolgere un nuovo appello al Governo centrale: le Province hanno un ruolo importante per la sicurezza dei cittadini, servono risorse e la rivisitazione della legge Delrio».