Celebrazione al Duomo di Cosenza per la patrona dell’Arma dei Carabinieri

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COSENZA – Questa mattina nel Duomo della cittadina bruzia, si è svolta la Santa Messa in onore della Celeste Patrona dell’Arma “Maria Virgo Fidelis”, celebrazionicelebrata da Monsignor Francesco Nolé, Vescovo della Diocesi di Cosenza-Bisignano, alla quale hanno preso parte i Carabinieri dei vari gradi in servizio presso i Reparti della provincia, alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Colonnello Fabio Ottaviani, con la partecipazione di numerose autorità locali militari, civili e religiose, tra cui il Prefetto Gianfranco Tomao e il  Procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo. Alla funzione erano presenti i rappresenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, degli organismi di rappresentanza militare, delle Associazioni d’Armi, le vedove e i familiari  delle “Vittime del dover”, e gli alunni dell’Istituto comprensivo Statale secondario “Abate Gioacchino” di Celico, e quelli dell’Istituto  comprensivo Statale secondario “B.Telesio” di Camigliatello Silano.

La Virgo Fidelis si celebra il 21 novembre in ricordo dei carabinieri caduti nell’eroica difesa del caposaldo di “Qulqualber” il 21 novembre 1941, in terra d’Africa, dove, riportando le parole del Bollettino delle Forze Armate del 23 novembre 1941: «Gli indomiti reparti di Culqualber-Fercaber, dopo aver continuato a combattere anche con le baionette e le bombe a mano, sono stati infine sopraffatti dalla schiacciante superiorità numerica avversaria. Nell’epica difesa si è gloriosamente distinto, simbolo dei reparti nazionali, il Battaglione Carabinieri, il quale, esaurite le munizioni, ha rinnovato sino all’ultimo i suoi travolgenti contrattacchi all’arma bianca. Quasi tutti i Carabinieri sono caduti». Con la “Virgo Fidelis” l’Arma celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, istituita nel 1996, che rappresenta per i Carabinieri e per l’ONAOMAC (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri) un concreto momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi, che si concretizza con la consegna di premi e borse di studio agli orfani maggiormente distintisi nell’impegno scolastico, sino al conseguimento del Diploma di Laurea.

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