Cgil Giovani Cosenza: «Che i totem Urban Generation non diventino l’ennesimo spreco di fondi pubblici»

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COSENZA – Dopo la denuncia giunta sulle pagine del settimane del quotidiano laRepubblica “Il venerdì di Repubblica”, la Cgil Giovani Cosenza torna a farsi sentire sul caso totem Urban Generation. Secondo l’inchiesta giornalistica firmata da Raffaele Oriani, i fondi UE stanziati in Calabria per la creazione di progetti a opera di giovani under 30 sarebbero finiti chissà dove: un esempio di spreco, uno dei tanti che vengono denunciati spesso nella nostra penisola. Tra i progetti previsti da tali fondi, vi erano appunto i totem Urban Generation, simbolo della trasformazione di Cosenza in una città intelligente, con un occhio di riguardo alla sicurezza e salute dei cittadini, mediante l’installazione di defibrillatori semiautomatici. Dopo la denuncia e l’inchiesta giornalistica nazionale, Cgil Giovani Cosenza ha così deciso di tornare ad alzare la voce, chiedendo al Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, al Sindaco di Rende Marcello Manna e al Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci, poichè i totem ricadono nei territori di loro competenza, di attivarsi per porre fine allo sperpero, facendo in modo che i defibrillatori semiautomatici possano essere installati e attivati e promuovendo corsi preparatori di pronto soccorso e utilizzo dei defibrillatori per i commercianti delle attività limitrofe ai totem.

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