CATANZARO – Primo giorno di scuola per tutti i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria nella città di Catanzaro, tranne per una , la scuola primaria del quartiere Janò. I bambini stamattina entusiasti di riprendere le attività didattiche dopo la pausa estiva , si sono trovati una situazione irreale nella composizione dell’ offerta didattica: pluriclassi; allontanamento degli insegnanti che hanno seguito il ciclo completo di formazione agli alunni; spacchettamento delle ore degli insegnanti con conseguente divisione dei bambini in gruppi e sotto gruppi senza un filo logico nella tanto decantata “continuità didattica”! La scuola di Janò da sempre frontiera delle istituzioni scolastiche della città, conferma essere ancora la “Cenerentola” anche nel nuovo assetto organizzativo in vigore, che la pone alle dipendenze dell’ Istituto Comprensivo “Manzoni-Catanzaro Nord/Est” e non più sotto l’ I.C. “Catanzaro Est” ormai soppresso.
Scene di pianto e bambini delusi , genitori infuriati ed una scuola quella di Janò dove oggi non si è tenuta alcuna lezione: un fallimento per tutti e che pone a questa punto una serie di problematica sulla mancata continuità didattica delle insegnanti da anni presenti nel plesso e con un colpo di spugna ridimensionate; confusione nel percorso educativo degli alunni del primo anno accorpati con quelli del quinto anno; umiliazione per tutta la popolazione di una periferia urbana che ha come punto di riferimento dello Stato proprio l’unica istituzione pubblica presente; doveva essere un giorno di festa lo ricorderemo per un giorno triste, la campanella non è suonata e i bambini tutti a casa. A nulla sono valse le parole della dirigente scolastica intervenuta per comprendere le ragioni dei genitori degli alunni di Janò; quest’ultima ha ribadito di aver richiesto una maggiore attenzione dell’ ATP di Catanzaro, sulla vicenda inerente la pianta organica degli insegnanti, ampiamente insufficienti a soddisfare le esigenze di un complesso scolastico che oggi conta quasi 20 plessi. Tutti i genitori sono uniti per la difesa della scuola di Janò e della sua didattica da anni in anni sempre eccellente: intervengano con urgenza tutte le Istituzioni pubbliche ; dal sindaco Abramo, al neo direttore generale dell’ Ufficio scolastico regionale Calvosa , perché oggi non ha fallito una scuola , ha fallito lo Stato davanti ai bambini!»