CROTONE – «L’apocalisse si è abbattuta sulla provincia di Crotone. Secondo una prima ricognizione, afferma il Presidente Coldiretti di Cutro Tonino Tambaro, ci sono circa 30 imprese agricole nel perimetro interessato dal violento passaggio del tornado che hanno perso tutto. Tetti divelti, capannoni scoperchiati, tettoie completamente volate via, animali ed attrezzature disperse. Ma non c’è mai fine al peggio –spiega – un danno rilevante è rappresentato anche dall’impossibilità di accedere ai terreni, a causa del maltempo, ed avviare la stagione cerealicola 2019. Un duro colpo nel cuore produttivo del granaio di Calabria e del Pecorino Crotonese DOP -afferma amaramente Tambaro -, difatti, le aziende ad indirizzo zootecnico strutturate con tettoie e stabilimenti produttivi, hanno ceduto alla forza impetuosa della natura, ponendo a serio rischio un intero comparto produttivo, strategico per l’economia calabrese. Non c’è più tregua in campagna, perché i fenomeni calamitosi si ripetono ormai a distanza di poche settimane. Sono eventi imprevedibili che hanno effetti devastanti da cui non ci può difendere in alcun modo – continua – Tambaro. Il deragliamento del treno in questo caso è solo la punta dell’iceberg – aggiunge– degli effetti del clima impazzito che nel 2018 ha arrecato danni per milioni di euro». «Abbiamo avviato i primi servizi di assistenza – comunica il Presidente di Coldiretti Catanzaro – Crotone e Vibo Fabio Borrello – è necessario però un celere riscontro dei danni subiti, ed attivare con immediatezza ogni procedura utile al fine di ripristinare la funzionalità delle aziende colpite dall’evento, valutando anche interventi straordinari di sostegno. Fortunatamente – aggiunge -la popolazione è rimasta incolume dal tornado, che ha posto a serio rischio le vite umane, portando in aria materiali di ogni sorta, che sono poi ricaduti violentemente al suolo. La conta dei danni è impietosa, è stata colpita duramente non solo una parte fondamentale dell’economia rappresentata dalle aziende agricole, ma anche molte attività commerciali, scuole, banche ed abitazioni che sono uscite gravemente danneggiate dalla tromba d’aria, ed allora – conclude – bisogna continuare a mettere in atto azioni concrete a favore della popolazione ferita, da parte nostra –assicura – non mancherà impegno e determinazione».