Consegnata una sonda ginecologica alla Casa della Salute di Cosenza

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COSENZA – A poche settimane dalla donazione di sanificatori d’aria all’Ospedale di Cosenza, il direttivo dell’Associazione Massimiliano Adamo Onlus si è ritrovato presso la Casa della Salute “Carlo Acutis” di Cosenza per consegnare uno strumento di diagnosi utile all’avamposto sanitario che si prende cura degli emarginati dell’area urbana garantendo assistenza medico-specialistica e diagnostica.

Si tratta di una sonda ginecologica che, al pari degli altri macchinari presenti, verrà utilizzata dai medici che prestano la loro opera volontariamente nella “struttura destinata a promuovere cultura della salute e partecipazione, che educa alla carità ed alla difesa dei deboli, che cura ed accompagna le persone attraverso livelli più complessi e specializzati del sistema sanitario fino all’ospedale, qualora il ricorso a questo fosse indispensabile. Nell’ambulatorio gli ultimi troveranno sempre chi si prende cura di loro” racconta il direttore generale della Casa della salute Pasqualino Perri che ha accolto la delegazione della Adamo Onlus insieme ai medici Saverio Daniele (direttore sanitario) e Francesco Prantera, all’odontoiatra Paolo Bruno, all’operatore socio sanitario specializzato Pasquale Morelli.

Insieme alla presidentessa Daniela Biondi della Adamo Onlus, la vicepresidente Monica Perri, il tesoriere Giovanni Guagliardi, il consigliere Andrea Lo Gullo ed il segretario Marco Adamo, fratello del compianto Massimo a cui la Onlus si ispira.

“Questa donazione ha una duplice valenza: da un lato aiutiamo chi ne ha bisogno – commenta Marco Adamo – e dall’altro ci impegniamo a promuovere l’opera meritoria di quelle realtà operose del territorio che tutti i giorni prestano servizio accanto agli ultimi. Da anni sosteniamo chi interviene in prima linea per fronteggiare situazioni di disagio e povertà, purtroppo sempre più presenti. Realtà drammatiche cresciute ancor di più con la pandemia”.

La Casa della Salute dedicata al beato Acutis, realizzata anche attraverso collaborazioni istituzionali importanti, fa parte del più ampio progetto della Casa San Francesco, sta riuscendo a garantire circa 45 prestazioni settimanali, suddivise per specialità. Le prestazioni fanno seguito a fabbisogni che vengono raccolti tramite un numero dedicato e che vengono gestiti attraverso attività medico specialistica su base volontaria. Al momento sono circa 20 i medici (più di un terzo sono odontoiatri) che prestano la loro opera insieme ai volontari.

Casa San Francesco, che assicura assistenza agli adulti dai 18 ai 65 anni, da poco si è aperta anche ad anziani e bambini ed è diventata anche struttura di prima accoglienza per stranieri richiedenti protezione internazionale. Ha un centro dedicato all’agricoltura sociale e sta programmando l’apertura di una fattoria didattica.

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