Coronavirus, Napoli (Confapi): «Il turismo paga il prezzo più alto»

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COSENZA – «L’emergenza Coronavirus intacca anche la gestione alberghiera. I danni economici non riguardano soltanto i proprietari, c’è un risvolto pesante per tutto il settore. Affitti e gestione diventano insostenibili a causa di disdette e calo delle prenotazioni». Così il vice presidente nazionale e presidente di Calabria Confapi, Francesco Napoli, sul decreto legge che dispone le misure urgenti a sostegno dell’economia nelle zone colpite dal Coronavirus che si estenderà probabilmente a macchia di leopardo.

«Il settore alberghiero in carenza di liquidità per annullamenti e rimborsi delle caparre è in calo del 90%.  Il decreto – prosegue Napoli – prevede la sospensione dei versamenti di ritenute fiscali Irpef e contributi previdenziali Inps per il settore turistico e alberghiero in tutta Italia. Previsti anche voucher per consentire alle agenzie turistiche di rimborsare le disdette sia di alberghi che di voli aerei. Una misura che è molto vicina alle esigenze dei proprietari alberghieri ma al momento, continuano a ingigantirsi i disagi per chi ha in gestione le strutture».

Napoli si è fatto subito carico di questa problematica, tramite l’Unione di Categoria Confapi Turismo, per realizzare nell’immediato una programmazione risolutiva con le forze di governo regionale e nazionale, chiedendo agli organi preposti, misure straordinarie di sostegno anche alle attività che si occupano di gestire le strutture che, più di altri, sono state travolte dall’emergenza Coronavirus.

«Confapi Calabria, coadiuvata dagli associati impegnati nella gestione alberghiera, tra problemi e prospettive, è già a lavoro, seppure con le preoccupazioni contingenti, per realizzare il prima possibile un piano straordinario con interventi di carattere nazionale a sostegno massiccio del settore alberghiero che vadano incontro alle gestione mensile con aiuti per i locatori che altrimenti, dati i costi e gli obblighi dei contratti, le società non riuscirebbero a garantire».

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