COSENZA – Riparte dall’Istituto Tecnico Industriale “Monaco” il concorso di cortometraggi e scrittura creativa promosso dalla Cooperativa “Teatro in Note”, di cui è Presidente Vera Segreti, e sostenuto dall’Amministrazione comunale, con l’Assessorato alla scuola guidato da Matilde Spadafora Lanzino, il settore educazione, diretto dal dirigente Mario Campanella, e la Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta dalla consigliera comunale Alessandra De Rosa.
Giunto alla sua VI edizione, il concorso, riservato alle scuole superiori della città (licei ed istituti tecnici), dal titolo “Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine”, per il secondo anno consecutivo accende i riflettori sulle dipendenze patologiche con sostanze e sulle nuove dipendenze (new addictions) senza sostanze, nella consapevolezza che sia necessario insistere sulla conoscenza, da parte delle giovani generazioni, di un fenomeno che interessa, purtroppo, un numero sempre più elevato di preadolescenti e adolescenti. Come nelle precedenti edizioni, gli studenti delle scuole superiori che aderiscono al progetto (12 in tutto) saranno chiamati a raccontare, con la scrittura o con le immagini, storie che abbiano attinenza con il tema delle vecchie e nuove dipendenze. Due, infatti, le sezioni in cui il progetto si articola: una cinematografica e l’altra di scrittura. Per ogni istituto scolastico sono previsti incontri, laboratori e seminari con registi, attori, letterati e psicologi, anche di rilevanza nazionale. E il primo degli incontri in calendario si è tenuto nei giorni scorsi proprio all’Istituto Tecnico Industriale “Monaco” ed ha fatto registrare una massiccia presenza di studenti, estremamente interessati ai temi cui il concorso si richiama.
«Droghe, alcool, cibo e tecnologia – sottolinea Vera Segreti, Presidente di “Teatro in Note” – sono solo alcune delle dipendenze diffuse, purtroppo, tra i giovani d’oggi. Ognuna di esse ha una matrice comune che risiede nello sgretolamento dei rapporti umani a favore di un preoccupante individualismo da perseguire ad ogni costo. Le nuove dipendenze, poi – prosegue Vera Segreti – non si ricollegano all’uso e all’abuso di sostanze, ma evidenziano comportamenti e relazioni disfunzionali, riferiti a oggetti, stili di vita, vulnerabilità, come l’uso distorto delle tecnologie (dal web, allo smartphone, ai social). Ecco perché, attraverso il nostro progetto, intendiamo promuovere nelle scuole, grazie al supporto del Comune di Cosenza e attraverso il coinvolgimento dei ragazzi nella scrittura e nella narrazione per immagini, la conoscenza delle dipendenze, tradizionali e nuove, favorendo la riflessione sulle cause che sono alla base delle reazioni patologiche e sul senso di solitudine nell’età adolescenziale». Com’è avvenuto anche nelle precedenti edizioni, anche quest’anno il concorso si propone di valorizzare il centro storico della città che sarà la location privilegiata per l’ambientazione dei cortometraggi. Per la sezione cinematografica (cortometraggi) saranno premiati i primi tre classificati e sarà attribuito un premio della critica; per la sezione di scrittura creativa saranno premiati i primi tre migliori racconti ed anche in questo caso sarà attribuito un riconoscimento della critica. Al termine del progetto, prevista una manifestazione conclusiva con la premiazione dei migliori cortometraggi e racconti.