Cosenza 118, Granata: “l’infermiere non può fare il medico. Il sistema va rivisto”

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COSENZA – Per come riportato da alcuni organi d’informazione, un solo dottore in servizio per ciascun turno sull’automedica gestita in collaborazione con i privati, sguarnite le ambulanze. Senza specialista pure gli interventi in “codice rosso” gestiti solo grazie all’aiuto dell’autista. Questo lo scenario che si vede quando bisogna prestare soccorso ad un cittadino in gravi condizioni di salute.Un sistema cosi non serve a nessuno.Pronto soccorso sovraffollati, ambulanze del 118 che viaggiano senza medici a bordo, rappresentano la punta dell’iceberg delle criticità che pesano sulla qualità dei servizi offerti dai presidi della regione e con un’assistenza che ristagna ai confini dell’Italia e che ci fa diventare ultimi su ultimi.A chiedere ai commissari di non perdere nemmeno un giorno di tempo è stato lo stesso governatore e commissario della sanità calabrese Roberto Occhiuto. L’unità operativa guidata dal dottor Pietro Scrivano è già sotto organico né l’Azienda è riuscita ad implementare il personale nonostante abbia a più riprese bandito un concorso per il reclutamento di nuovi camici bianchi.Eppure l’ex commissario Filippeli prima di dimettersi dichiarava “.“Se prima c’erano persone che pendevano dalle mie labbra e fiduciose si affidavano alle mie cure, adesso ho a che fare con ‘portatori d’interessi’ da cui ogni giorno sono costretto a guardarmi le spalle”. Aggiunga qualche dettaglio. “Mi riferisco a tutti coloro che traggono profitto dall’aggiudicazione degli appalti relativi ai servizi ospedalieri. In fondo, la sanità è la più grande industria che esista in Calabria. Questo mio nuovo lavoro è difficile, complicato. Mi creda”. Infine sul pronto soccorso lo stesso Filipelli dichiarava “Il Pronto soccorso dell’Annunziata è diventato un imbuto che raccoglie i pazienti dell’intera provincia. Rimangono (mi si passi il termine) parcheggiati per giorni e giorni. In occasione della mia prima ricognizione, sono rimasto sconvolto e non volevo credere ai miei occhi. Spazi angusti e malati stipati in condizioni assurde. I reparti sono in affanno perché mancano medici e posti letto”. Intanto i commissari, lautamente pagati, cambiano e il pronto soccorso e il 118 rimangono nelle stesse condizioni, anzi peggiorano. Io non credo molto nei commissari, bisogna individuare persone del territorio competenti e che sanno organizzare la macchina amministrativa, per dare una reale inversione di tendenza, bisogna agire con competenza e velocità nell’azione amministrativa.Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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