COSENZA – «La candidatura della città di Cosenza a Capitale della Cultura 2018 ci riempie di orgoglio e non può che stimolare ulteriormente il percorso di sviluppo che abbiamo intrapreso con ambiziosi progetti turistico-culturali». Inizia così il comunicato diffuso dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che già nei mesi scorsi, durante la campagna elettorale, aveva anticipato l’idea di condurre il capoluogo bruzio al centro di uno scenario attrattivo nazionale. Oggi è arrivata la notizia dell’importante opportunità: Cosenza è candidata, insieme ad altre 20 città, ad essere eletta Capitale italiana della Cultura 2018. Entro la metà di novembre verrà definita una short list delle 10 città finaliste e tra queste sarà selezionata la vincitrice entro il 31 gennaio 2017.
«Sono tante le opere messe in atto in questi anni dalla mia Amministrazione in ambito culturale – afferma Occhiuto – Abbiamo seguito un preciso indirizzo che mirasse alla crescita urbana e territoriale puntando su elementi attrattori quali i Bocs-art con le residenze d’artista, il Museo all’aperto Bilotti, il restauro del pregevole Castello svevo, mostre, eccetera, senza dimenticare il premio ricevuto allo Smau 2015 di Napoli quale città innovativa nel campo della promozione culturale. Abbiamo insomma tutte le carte in regola per ambire a un titolo che, di certo, rappresenterebbe per la nostra città un’occasione preziosa anche sul piano economico, con una notevole ricaduta sulla ricchezza sociale».
Mario occhiuto tiene poi a rivolgere un appello a tutte le istituzioni calabresi: «Al fine di raggiungere questo traguardo – dice – è necessario fare rete. L’essere arrivati a questa fase è già un ottimo risultato, ma adesso c’è bisogno che tutti insieme concorriamo a vincere. In particolare, mi rivolgo ai nostri parlamentari e ai rappresentanti del governo regionale di ogni colore politico al fine di remare verso un’unica direzione. Sarebbe un grande riconoscimento per tutta la Calabria e potremmo instaurare una sinergia con le altre città, sfruttando i nostri giacimenti culturali e la testimonianza bimillenaria scolpita nei nostri luoghi. La qualificata presenza di un uomo di cultura quale Vittorio Sgarbi nella mia giunta – conclude il Sindaco – è un ulteriore elemento a supporto, ma serve comunque una concertazione strategica per conseguire un risultato che sarebbe storico».