COSENZA – Con l’approvazione della delibera di Giunta relativa al Piano Strutturale ed al Regolamento Edilizio del Comune di Cosenza, si è avviato l’iter che porterà prima in Commissione Urbanistica presieduta da Davide Bruno e poi all’attenzione del Consiglio comunale il nuovo piano urbanistico della città, strumento che ha il compito di prefigurare e disciplinare gli sviluppi del territorio a partire dagli indirizzi e disposizioni della legge urbanistica della Regione Calabria. La fase propedeutica aveva riguardato l’approvazione da parte dell’organo consiliare del “documento preliminare”, contenente le scelte strategiche alla base della nuova pianificazione; la discussione dello stesso documento in sede di Conferenza di pianificazione e la sua verifica nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Le previsioni sono armonizzate con quelle del Piano provinciale e del QTR/P della Regione. Gli obiettivi alla base del Piano Strutturale Comunale, che segue il PRG del 1995 coordinato dall’architetto Sara Rossi e successivamente oggetto di importanti varianti, sono la sostenibilità ambientale e la riduzione del consumo di suolo, ponendo come prioritari la riqualificazione della città e del territorio, la tutela e la valorizzazione delle aree rurali e del paesaggio, il recupero delle parti antiche dell’insediamento cosentino. «Il PSC che abbiamo preliminarmente approvato in Giunta – dichiara l’assessore alla pianificazione urbana Michelangelo Spataro – disegna la città che questa Amministrazione, guidata dal Sindaco Occhiuto, ha ben chiara in mente. Una città sostenibile innanzi tutto, quindi vivibile grazie a spazi verdi progettati, una città che si sviluppa anche nelle sue frazioni, ma nel rispetto dell’ambiente che ne rappresenta l’elemento da valorizzare. Un disegno dal quale deriva – continua l’assessore Spataro, che ha anche la delega alla mobilità sostenibile – un nuovo modello di mobilità al quale questa Amministrazione sta lavorando. La prossima approvazione in Consiglio comunale del PSC – conclude l’assessore Spataro – significherà per la città di Cosenza mettere un punto fermo sul suo sviluppo dei prossimi anni». Addentrandoci ancora nel PSC, vediamo che lo sviluppo della città la configura come polo di servizi per l’Area vasta, attraverso nuove aree per attrezzature e nel recupero del Centro storico individua un polo di servizi culturali; si punta anche al recupero di ampie parti interne all’urbano urbano e già in dismissione o in fase di trasformazione, evitando di definire ulteriori espansioni soprattutto in parti sensibili del territorio. La struttura dell’urbano, innovata attraverso una maggiore presenza delle attrezzature a verde al fine di una maggiore vivibilità, viene affidata principalmente alla struttura dei parchi fluviali ed alla fruizione del territorio collinare come parti della Rete ecologica comunale, tutt’uno con quella provinciale e regionale. L’area collinare vede come priorità il consolidamento dei borghi (dei quali sono riconosciute le parti antiche e di valore storico), la riqualificazione dell’abitato ed il recupero degli immobili antichi, fornendo strumenti per la riconfigurazione a servizi e la multifunzionalità delle aziende agricole; in quest’area del territorio comunale il PSC agisce in funzione di contenimento di forme di diffusione insediativa, anche in ragione dei fattori di rischio idrogeologico e della restituzione del suolo agli usi agricoli produttivi; il contesto si prepara dunque più coerentemente, insieme al centro storico, a divenire porta principale ed attrezzata del Parco della Sila e dei flussi turistici principalmente assicurati dalle sue mete. Dal punto di vista delle infrastrutture e della mobilità il PSC si muove in coerenza con le previsioni del Piano provinciale, puntando sul miglioramento dell’accessibilità lungo le dorsali nord-sud (Autostrada e nuovi svincoli, raccordo tra Destra Crati e SS109), e su nuove previsioni di parcheggi, soprattutto di interscambio; il sistema del trasporto pubblico locale punta sulla dorsale ferroviaria e la continuità tra le linee RFI e quelle delle Ferrovie della Calabria. Infine, nella normativa del PSC rientrano appieno gli obiettivi di perequazione urbanistica dettati dalla legge urbanistica regionale; tutte le trasformazioni, e senz’altro quelle riguardanti ambiti strategici della città, sono regolate attraverso un sistema di equa attribuzione dei diritti edificatori e di equilibrata contribuzione dei soggetti privati e pubblici al fine della qualità urbana e del territorio.