COSENZA – Sabato 14 maggio a Cosenza in Piazza dei Bruzi dalle 16.00 alle 21.00, si terrà, organizzato dal Socio della FOCSIV MOCI di Cosenza, lo showcooking di street food dell’Agrichef di Campagna Amica -Terranostra Pietro Tarasi e degli studenti dell’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “P.Mancini”che,capitanati da Carmelo Fabbricatore presidente Associazione Cuochi di Cosenza,presenteranno una degustazione di specialità regionali a base di riso a sostegno della XIV Campagna“Abbiamo RISO per una cosa seria” promossa da FOCSIV in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, con il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la diffusione nei Centri Missionari Diocesani della CEI Missio. Saranno presenti oltre a Pietro Santo Molinaro, Presidente Regionale Coldiretti, anche Francesco Cosentini, Direttore Coldiretti Calabria, Pietro Sirianni, Responsabile Calabria Campagna Amica, e Gianfranco Sangermano, Responsabile MOCI –FOCSIV sede Cosenza. Ospite d’eccezione del pomeriggio Fabio Curto, il vincitore della Terza edizione di “The Voice Italy 2015”, originario di Acri ha studiato scienze politiche a Bologna, sua città d’adozione. E’ un artista di strada, poli-strumentista, autore di testi e musiche. Uno spirito libero, non lontano dagli stessi ideali che animano tanti ragazzi che oggi partono per l’esperienza di Servizio Civile in tante aree del mondo.
Prosegue così con la seconda tappa la Maratona degli Agrichef a favore della promozione dell’agricoltura familiare in Italia e nel mondo, modello vincente per offrire risposte sia alle esigenze di sostenibilità ambientale e sociale e di umanizzazione del mercato che al fenomeno dello sfruttamento del lavoro nei campi su scala mondiale.Durante lo show cooking, i volontari del MOCI di Cosenza potranno informare sul valore e le finalità della Campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria”, in corso fino al 18 maggio con l’SMS Solidale, e presenteranno l’intervento di agricoltura familiare in Rwandache coinvolge alcune comunità di contadini poveri, che non hanno mezzi di sostentamento e per coltivare la terra devono pagare l’affitto ai proprietari. Con i fondi raccolti i contadini potranno coltivare prodotti da mangiare (riso, fagioli, manioca e banane), dando così sostentamento alle loro famiglie.Quella familiare è un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta; un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale,fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere, di giustizia e di solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto; un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma irrinunciabile perché il cibo sia diritto di tutti.
Una Maratona da nord a sud –che percorrerà fino a Natale le regioni italiane, partita da Milano sabato 19 marzo a “Fa’ la cosa giusta!” –indetta per raccontare come un chicco di RISO possa attuare l’ecologia integrale: un paradigma di giustizia, in cui la preoccupazione per la natura, l’equità verso i poveri, l’impegno nella società risultano inseparabili. Una vera e propria carta vincente per il futuro della famiglia umana e del Pianeta.Una squadra, quella degli Agrichef di Campagna AmicaTerranostra, che unisce la propria esperienza di agricoltori del Nord e del Sud Italia, grazie alla conoscenza profonda dei territori e i suoi prodotti, all’abilità in cucina nella realizzazione di ricette esclusive della tradizione contadina conservate da generazioni nelle campagne per una buona causa: l’agricoltura familiare. Un modello che coniuga diritto al cibo e dignità dell’uomo; restituisce alle comunità il diritto di produrre, prima di tutto, gli alimenti necessari al loro sostentamento e, poi, di avviare un processo di sviluppo territoriale che consegua la democrazia alimentare e, più in generale, l’ecologia integrale.