COSENZA – Sono stati presentati questa mattina, presso la Sala Petraglia dell’Ente camerale cosentino, i risultati prodotti dall’iniziativa di educazione alla legalità ambientale e all’anticorruzione “La Rete Amica nel Mare della Legalità”, realizzato da Transparency International e promosso dalla Camera di Commercio di Cosenza in collaborazione con Legambiente e l’Ufficio Scolastico Regionale.
Nei mesi scorsi sono state tante le tappe che hanno visto impegnati molti studenti dell’Istituto “Mancini” di Cosenza e del “Pizzini-Pisani” di Paola.
Sono stati proprio loro a illustrare al Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, e al Project Officer di Transparency International Italia, Chiara Putaturo, i progetti che hanno sviluppato sui concetti di valore e sull’importanza dell’agire legale nell’ambito della tutela ambientale.
«Sono molto soddisfatto di aver sostenuto questo progetto di legalità ed educazione civica, che si è posto l’obiettivo di diffondere negli studenti il valore e l’importanza dell’agire legale – ha dichiarato il presidente Algieri – portando i giovani a immedesimarsi nel proprio ruolo di cittadino portatore di diritti e assuntore di doveri. Con i giovani studenti la Camera di Commercio di Cosenza continuerà nella sua opera culturale di promozione della legalità ambientale, per stimolare e far crescere il senso civico e il rispetto del territorio, perché solo così facendo sarà possibile difendere il patrimonio naturalistico e la salute dei calabres». Alla manifestazione di chiusura del progetto, i cui lavori sono stati coordinati dalla responsabile della comunicazione di Legamniente Calabria, Daniela Amatruda, ha preso parte il Coordinatore del Centro di Azione Giuridica di Legambiente, Francesco Dodaro, intervenuto per l’occasione per parlare di crimini ambientali ed ecoreati. Il progetto “La Rete Amica nel Mare della Legalità” ha previsto un concorso che ha prodotto, attraverso un attento lavoro degli studenti coinvolti, la realizzazione di due cortometraggi con cui i giovani film maker hanno strutturato una breve video-narrazione in cui essi stessi sono stati i protagonisti. Storie che hanno preso ispirazione da casi di corruzione realmente accaduti o dalla fantasia degli stessi studenti, che si sono riferite al tema dell’illegalità ambientale. L’aspetto fondamentale emerso alla fine di questo progetto è che ogni cortometraggio presentato servirà a trasmettere un messaggio molto chiaro: la corruzione è un elemento dannoso e impatta negativamente sulle vite di tutti, anche di chi pensa di esserne estraneo, in particolare sul territorio e sulla comunità di appartenenza.